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FORZA RUGBY

DAL TOP12 CHE NON PARTE UNA RISPOSTA MISTICA: L’OBLIO CI SALVA

Lo vedete il vuoto di rugby che c’è in giro? Il rugby è quasi tutto fermo, i Mondiali giapponesi iniziano il 20 settembre ed il resto è abbastanza muto.

Il campionato inglese, la bellissima Premiership, inizia il 18 ottobre, l’ex-celtico Pro14 attacca la musica una settimana dopo i Mondiali, il 27 settembre, quello francese invece è già partito.

Tutti i club di questi campionati hanno dato il meglio dei loro giocatori alle Nazionali per l’appuntamento giapponese e li hanno dati diversi mesi fa che fra pre-preparazione, preparazione fase uno e poi due  e la  pinzallacchera varia quelli manca poco non si ricordino nemmeno il nome del club di riferimento.

Insomma è normale che questi campionati si prendano qualche tempo in più di preparazione , magari cerchino anche di spostare più avanti la loro partenza per non sovrapporsi più di tanto ai Mondiali, insomma la scelta è chiara. Solo i francesi non hanno paura di nulla ma quelli rimangono figli della loro “grandeur” e loro vanno vanno vanno…

Il campionato italiano di TOP12 inizia il 19 ottobre. Nessun giocatore di quel campionato fa parte della rosa della Nazionale, nessun giocatore è nella possibile lista dei partenti per eventuale “ricambio”, il TOP12 non ha alcun legame con i Mondiali e con l’attività azzurra in genere. Però il campionato italiano parte laggiù in fondo con tutte le conseguenze del caso.

Il nostro campionato semi-dilettantistico TOP12 parte lo stesso fine settimana dei professionisti inglesi della Premiership, parte ben dopo i prof del Pro14 che hanno dentro Zebre e Benetton decimate dai Mondiali, e parte tanto tanto tanto dopo anche il ricco e stellare campionato francese. Il nostro TOP12 è evidentemente una meraviglia!!!

Vi siete chiesti perchè il 19 ottobre per il TOP12? Allora siete vicini al Nirvana!!

Queste scelte partono dal Settore Tecnico Federale, ovvero il fortino dorato dove siede il vero capo del nostro rugby. Quelli del  settore Tecnico sono da sempre chiusi lassù  a produrre cose che non capisce nessuno e che regolarmente non spiegano mai. Qui ci viene in aiuto il regolamento federale che impedisce di fatto di parlare in pubblico ai Consiglieri Federali, ovvero gli unici che hanno cotante spiegazioni dal Tecnico Federale e che regolarmente le approvano. Ma vige il silenzio.

E va bene così, è meglio non sapere nulla, in certi casi è meglio non conoscere certe spiegazioni, così si evita di avere piena consapevolezza delle teste che governano il nostro rugby. L’oblio ci salva.

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