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FIR E DINTORNI

SI ALLE ELEZIONI IN FIR. LO FA ANCHE WORLD RUGBY

Il massimo organo del rugby mondiale, World Rugby,  ha confermato che le sue cariche verranno rinnovate il 12 maggio, esattamente come inizialmente previsto.

Di questa elezione nei prossimi mesi ne parleremo parecchio, sia per le due candidature contrapposte, il Presidente attuale Beaumont ed il suo attuale Vice Pichot, sia per la totale assenza dell’Italia da ogni scenario. Niente Italia fra i candidati alla Presidenza o Vice (e fin qui…) ma zero Italia anche fra i candidati all’Esecutivo, zero Italia anche fra  nominativi delle Federazione che presentano i candidati (dove ha spazio la federazione delle Fiji e quella della Romania).

Oggi però la questione che vogliamo esplorare è altra, forse più urgente e grave. Perchè c’è un gruppo in FIR che le elezioni federali nella scadenza prevista non le vuole fare ma vuole rimandarle di almeno un anno.

L’emergenza sanitaria ha posticipato le Olimpiadi e gli azzeccagarbugli del “gruppo no-elezioni” hanno cominciato a rovistare fra i punti più ameni del nostro Statuto Federale per posticipare le elezioni della FIR, previste in una finestra fra settembre 2020 e marzo 2021, proprio di un anno.

Questa corposa corrente “no-elezioni” interna alla FIR è assolutamente trasversale e composta anche da illustri dirigenti, tutti uniti dal fatto che di fare nei termini inizialmente previsti le elezioni di rinnovo del Consiglio Federale e della Presidenza non ne vogliono sentir parlare.

Le motivazioni esposte sono tutta materia per avvocati ma forse la vera unica motivazione è che i “no-elezioni” oggi come oggi quelle elezioni sono piuttosto certi di perderle ed un anno in più se lo prendono volentieri. Tutto per il bene del nostro rugby, ovviamente.

Così mentre la Federazione mondiale del rugby ha deciso che “si può” convocando anche il voto in video-conferenza in caso di perdurante emergenza sanitaria, la nostra FIR invece tace sul suo caso e si fa cullare forse dal sogno dell’anno in più. Gratis.

Invece le nostre elezioni federali andrebbero fatte eccome, oltre che per i cento motivi “domestic” che conosciamo, anche perchè uno dei temi di discussione e dibattito nella corsa alla elezione del nostro Presidente Federale. dovrebbe essere chi votare alle elezioni di  World Rugby. 

L’Italia porta infatti tre voti all’assemblea di World Rugby, proprio il Presidente Federale, ed alti due componenti italiani nominati dalla nostra Federazione. Non fare le elezioni in FIR significherebbe mandare a votare per il nuovo Presidente ed il nuovo Esecutivo di World Rugby il vecchio Presidente FIR ed i suoi vecchi nominati senza un mandato aggiornato.. Una cosa assurda, un vulnus palese del reale principio di rappresentanza se non formale senz’altro sostanziale.

Le elezioni della FIR si possono tranquillamente fare quest’anno nella finestra prevista, ci sono tempi e modalità, la World Rugby lo ha dimostrato.

Gli azzeccagarbugli ed i loro cavilli si mettano il cuore in pace, perchè per una volta sarebbe il caso far prevalere il bisogno del rugby ed il buonsenso contro la sola logica della politica e del calcolo personalistico.

Si sa che in Italia il primo che non vuole le elezioni nel mondo delle sport, per politicissimi propri motivi,  sia proprio il Presidente del CONI Malagò e che la sponda principale del nostro “partito ovale no-elezioni” sia lui. Ma noi del rugby possiamo fare di più e meglio, forse possiamo anche tirare in campo, una volta in più e per una volta con un senso preciso, quei famosi valori di cui tanto ci vantiamo.

Si alle elezioni della FIR entro marzo 2021 e …”vinca il migliore“, ma se questa frase non vi piace allora potete prendere a prestito cosa diceva, dopo averla sentita, il “paron” del calcio, il mitico triestino Nereo Rocco:”Speremo proprio de no“.

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