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QUESTIONE DA PRO

IL POVERO MILIONE DI DALLEDONNE

 

In principio fu Marco Polo ma di lui e del suo Milione si possono raccontare solo grandi cose, anche l’infastidito Andrea Dalledonne, big manager delle Zebre, ha il suo “milione” ma purtroppo non si può annoverare in cotanta stirpe.

E’ Rugbymeet che cita diffusamente il contenuto delle esternazioni del mega Direttore delle Zebre Andrea Dalledonne apparse sul Gazzettino a seguito della ventilata possibilità che il suo team non faccia più parte del Pro14 entro un paio di anni. Leggere le dichiarazioni del Manager zebrato, parla di soldi e posizionamento, ha un sapore amarissimo perchè lui stesso, nel tentativo di salvarle, ci racconta i motivi per cui le Zebre sono un progetto andato definitivamente al tappeto.

Ci dice ad esempio Dalledonne: “.. ci tengo prima di tutto a ribadire che riceviamo gli stessi contributi federali della Benetton“. Allora “prima di tutto” il manager si ricordi che non esiste un solo motivo al mondo per cui le Zebre debbano prendere un euro in più della Benetton Rugby ed in tutti i casi questa affermazione la prendiamo per buona anche se indimostrabile visto l’indecifrabilità dei Bilanci della FIR.

Continua il Manager delle Zebre:” …non dipendiamo interamente dalla FIR. Sotto la mia guida, partendo da zero, siamo arrivati a raccogliere un milione...” Prendete il manager e riportatelo su questa terrà perchè la cifra favolosa che lui ha raccolto è invece ridicola. Le sue Zebre raccolgono un milione di euro che è pari a quello che raccoglie e spende nello stesso anno un buon club di Top12 che non ha nessuno dei mezzi e delle opportunità che invece le Zebre hanno a disposizione.

Dalledonne e le Zebre possono contare: sul palcoscenico internazionale, come testimonial su un gruppo di giocatori che è mezza Nazionale italiana, sulla presenza costante sui media e la diretta europea di tutti i match della sua squadra, sul costante e diretto appoggio della Federazione. Dalledonne e le Zebre possono contare inoltre su un team di comunicazione che nessuno ha in Italia a parte la Benetton.

Se con tutto quello che ha a disposizione Dalledonne ritiene un miracolo aver raccolto un milione di euro allora ai Manager del Top12 dovremmo costruire un monumento e non entriamo nel merito di quello che dovremmo in proporzione fare per i Presidenti della Serie A.

Dalledonne poi Continua a tirarsi la zappa sui piedi quando dice: “…Teniamo conto che le Zebre vengono da due fallimenti. E senza radicamento sul territorio è dura.”. Giocare in Emilia, una delle patrie del nostro miglior rugby,  e parlare di “non radicamento” è una ammissione di colpa. E poi i due fallimenti che lui cita come sono nati? Ce lo racconti e ci dica esattamente: qual’è la differenza che ha la sua gestione rispetto alle precedenti per evitare il terzo?

Si vorrebbe chiedere molte cose a Dalledonne ma lui e le Zebre ci hanno già risposto qualche giorno fa.

Come ben spiega qui “Il Grillotalpa” le Zebre si sono infatti accorte con quasi una settimana di anticipo di avere il campo impraticabile per pioggia il 7 dicembre. Quindi il match di Challenge Cup delle Zebre Vs Brive dovrà essere giocato altrove, con buona pace del radicamento.

Indovinate dove il club di Dalledonne ha dovuto quindi trasferire suo malgrado, forzatamente, con gran dispiacere,  quella partita? A Calvisano.

Messaggio ricevuto, forte e chiaro.

Disse Marco Polo:” Non ho scritto neppure la metà delle cose che ho visto“.

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