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FORZA RUGBY

NOTIZIE DI RITIRI: RINUNCE, TEAM BUILDING, SILENZI

Belle notizie! Pillole da sorridere. Ma forza che dai !

TEAM BUILDING A TREVISO Sotto la guida di alcuni Leoni, del direttore sportivo Antonio Pavanello e della dott.ssa Enrica Quaglio, consulente del club biancoverde, i membri della giunta comunale della Città di Treviso hanno vissuto in ritiro un pomeriggio da rugbisti. Gli Amministratori di Treviso hanno fatto in Benetton Team Building, una attività della quale nelle aziende così come nelle Amministrazioni se ne sente un gran bisogno salvo volersi davvero ricordare, due minuti dopo aver finito, di averlo fatto.

La Benetton Rugby è di Treviso, franchigia non è mai stata e mai sarà e, ormai, va bene così. Sicuramente questa attività, che ha unito ancora di più la Città di Treviso e Benetton Rugby, dimostra una volta in più questo ma c’è molto di più.

Si vede infatti in questo gesto della Giunta il forte grado di “penetrazione” positiva che la Società biancoverde ha raggiunto in questo momento con la sua Città e quindi anche con le Istituzioni. E’ chiaramente il frutto  di una grande stagione sportiva trascorsa ma anche di un lavoro impostato molto bene sul piano della rappresentanza sportiva da parte della dirigenza biancoverde. Congratulazioni.

SI RITIRA Mathieu Bastareaud ha annunciato il suo ritiro dalla attività internazionale. Lo ha fatto ieri ovvero qualche giorno dopo aver appreso di essere stato escluso dalla lista della sua Nazionale, la Francia, dalle convocazioni per i Mondiali.

Ora, l’avesse fatto prima l’arrivo delle convocazioni il gesto si sarebbe capito, ma averlo fatto dopo fa un po’ sorridere: ritirarsi da una cosa che non hai? Strano ma evidentemente possibile. Per Mathieu.

CI SI RITIRA ANCHE NOIIl Nero il Rugbyannuncia di volersi ritirare dalle candidature per il Premio Pulitzer, gli Oscar, Il Nobel per la Pace, il premio Strega e il National Book Award. E’ deciso.

NIENTE CAMPIONATO DELLE NAZIONI Siamo salvi. Questa è l’espressione più usata dopo che si è appreso ieri che World Rugby ha rinunciato al suo progetto di realizzare un campionato delle Nazioni che si svolgesse al posto dei Test Match e che fondesse Sei Nazioni e The Championship con meccanismi di retrocessione e di messa in discussione di alcune posizioni acquisite.

In pratica adesso non cambia nulla, come innovazione non è un gran che ma è meglio per noi italiani che in tutta questa storia avevamo la posizione più traballante di tutti.

Il mondo del rugby italiano salvato dalla intransigenza di alcune Nations celtiche (Irlanda in testa) e dalla capacità degli inglesi della RFU di scovare comunque capitali ed investitori per rendere più redditizio il Sei Nazioni senza dover dividere nulla con “quelli del sud”. Il clima isolazionista tipicamente “britain” ci ha fatto per una volta bene.

Sulla reale consistenza delle attività “politiche” ed istituzionali della nostra Federazione per raggiungere questo risultato nulla si sa ma lo immaginiamo e quindi siamo contenti punto e stop.

IERI A ROVIGO. Buona notizia: ieri i giornali locali di Rovigo non riportavo nessuna notizia di liti fra dirigenti della giovanile rossoblù (Monti Rovigo) e quelli della Prima Squadra (Rugby Rovigo). Questo era per ieri, un silenzio che fa già un risultato. Evviva.

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