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SERIE A ELITE

FINALI DA COLLASSO E TOP12 FUORI DALLE RIGHE. FIRENZE SOGNA

Il Top12 sta studiando nuove leadership? Pare di si perchè i due finali al collasso che si sono verificati sulle rive del Po e dell’Adige hanno incoronato due outsider e certificato due fuoriclasse. Le vittorie di Medicei e Viadana hanno una cosa in comune, quella che entrambe le “outsider” in questione hanno affrontato assolutamente alla pari due squadre “di rango“. La prima, Rovigo, quel “rango” lo ha sempre avuto, la seconda, i reggiani del Valorugby, quel rango se lo sono forse guadagnato proprio con questa sconfitta.

I Medicei che si presentano al Battaglini hanno dentro una carica speciale, si chiama “difesa”; bella anche da vedere quella dei toscani, avanzante e coriacea, Rovigo prova a scassinarla in tutti i modi, il nodo toscano cede due volte sotto i colpi della maul rossoblù ma per il resto è un osso durissimo. Se la partita inizia con Rovigo che attacca ed i Medicei che difendono poco dopo la cosa passa verso un equilibrio sostanziale dove è proprio la difesa a fare la differenza. Più forti in mischia quelli del’Adige si mostrano davanti e cadono in errori personali e pasticci sugli schematismi che li rendono sterili, quando subiscono non sono così tenaci in difesa come ci si aspetterebbe ed i Medicei, grazie anche alla loro velocità, passano e colpiscono, la meta di Broglia maturata a pochi minuti dalla fine ne è un chiaro esempio.

Finale al cardiopalma in quel di Rovigo ed il piede di Newton (4/4) vale di più di quello di Mantelli (3/6). ll vento c’era per tutti.

Rovigo è palesemente un cantiere aperto. Alcuni meccanismo cominciano a funzionare, il gioco aperto, arioso ed afficace in avanzamento, non viene premiato solo a causa degli errori sugli skill in finalizzazione di troppi rossoblù, la mischia è invece stabile ed efficace anche dopo i cambi, la difesa, si è detto, è “da rifare”, la disciplina è un problema che non è la prima volta i rossoblù sono costretti a pagare caro. Sconfitta meritata perchè “loro” ne hanno avuto di più. Majstorovic ed Angelini hanno messo li una prestazione a tratti davvero discutibile, Mantelli deve ristudiarsi le caratteristiche dei compagni che a rugby si gioca in quindici. Chillon, Lubian e Cicchinelli fanno bene ed anche di più ma non è bastato. Ha perso il match ma Casellato ha visto un passo avanti.

I Medicei sono quel tipico mix di esperienza e gioventù che piace tanto a Presutti. Si diceva della difesa ma a stupire dei biancorossi è la velocità che a tratti mettono sul piatto della partita e la capapcità di aprire il gioco e di rubare spazi, anche le prime linee hanno quel pizzico di rapidità dentro. Gioco mai davvero statico, a tratti anche divertente e bello da vedere. Vanno seguiti che la posizione di classifica di questi toscanacci non dice tutto, chissà che sogni si stanno facendo. Nel match con la fortissima Rovigo soffrono le “prime” , brilla il solito gran Rodwell, bene Minto ma sono le seconde che fanno il colpaccio di giornata: un netto “OK” per Maran e Pierini.

Il Valorugby si fa a tratti dominare dal Viadana ma quando i reggiani ci mettono del proprio si vede che “l’affanno” è dei gialloneri. I ragazzi di Frati a volte devono rincorrere e non si tratta del punteggio. Partita non bellissima e con qualche fallo di troppo (Il Viadana deve darsi una regolata), la generosità del fischietto regala solo due gialli. Vincono quelli di casa perchè alla fine ci credono tutti insieme un po’ di più. Ai ragazzi del Valorugby una condita spiegazione di gruppo Manghi deve avergliela data: a sentirsi fuoriclasse si fa presto per esserlo si devono vincere quelle partite. Nel finale di fuoco di Viadana il Gennari che va a calciare a tempo scaduto per raggiungere il possibile pareggio e lo fa con sufficienza e fretta è lo specchio di diverse altre situazioni del genere occorse agli emiliani durante il match. Di fatto però proprio per le potenzailità che si son viste in campo con questa sconfitta il Valorugby si prende la palma della squadra da battere oltre che una ottima posizione di classifica che non è detto sia “momentanea”.

Mogliano fa “bimbumbam” al Verona ed arriva in alto, i ragazzi cominciano a crederci, la guida tecnica non gli manca ed il calendario per loro è buono;  i contatti con le “migliori”, dalla ottava giornata, diranno di più sulle possibilità di mantenimento della posizione anti-retrocessione. Quel Jackman sa far girare la palla.

Il Valsugana non vede luce in fondo al tunnel, il Calvisano mette KO una Lazio che sembra “scelga” i match dove fare la super mentre il Petrarca se la cava per il rotto della cuffia. Marcato si deve essersi annotato due quaderni interi su questo match dove bastava un soffio perchè San Donà facesse il colpaccio. Il Petrarca sembra giocare a necessità del momento, troppo spesso nel match non si è vista la differenza di qualità fra le due, si è visto solo che una ha vinto ma se fosse stata l’altra nessuno avrebbe avuto nulla da ridire. San Donà ha dato una gran prova di se, nulla sarà facile per chi arriva davanti al Piave. San Donà esibisce il solito Derbyshire in gran spolvero ma anche i Ceccato e Zanusso in prima che sono ottimi anche fuori dalla mischia. Riera, Trotta e Nostran sono le armi segrete del Petrarca.

Una giornata palesemente “fuori dalle righe” e da adesso i giochi cominciano a pesare: i nuovi “equilibri” sono realistici o passeggeri, le “grandi” di ieri sono ancora quelle oggi? La retrocessione è un capitolo ancora interamente aperto? Il Top12 può anche emozionare. Seguiamolo insieme. Forza Rugby ! 

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