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RUGBY IN STREAMING: L’ITALIA HA UN TRIENNALE. QUESTO CONTA DAVVERO

L’ingresso del nostro rugby di club in DAZN, per ora solo il mondo di Benetton e Zebre ma sia per il Pro14 che per le coppe europee, è un traguardo importante.

Per i pochi che ancora non si siano connessi con le ultime novità va detto che l’operatore streaming web britannico dello sport DAZN si è aggiudicato i diritti per la messa in onda di tutti gli incontri del torneo di Pro14 e quindi anche delle due italiane che rimbalzeranno da lì su tutti i video “stream” italiani.

Perchè DAZN, parte del Gruppo Perform, sarà visibile non solo sugli schermi di tutti gli sportivi abbonati a Sky Italia e Mediaset Premium, ma sarà accessibile anche su tutte le Smart TV, cellulari, tablet, sui più comuni browser per personal computer e anche sulle più famose console per videogiochi.

DAZN ha preso pure, sempre nel rugby, da EPCR, i diritti della Champions Cup, e qui la cosa allora si fa molto “gustosa” per le due “prof” italiane .

Il rugby italiano quindi approda in uno dei più importanti network europei per la diffusione di contenuti sportivi, già questo è una cosa super-positiva, lo fa affiancando la Serie A di calcio, che sta sempre su DAZN, e molte altre discipline e tutto questo apre le porte ad un affiancamento per il nostro rugby che farà benissimo a livello promozionale (non solo) e lo farà per tre anni: questo è il punto più importante.

Non solo canale tematico ad alta innovazione, non solo ingresso nel grande gotha dello sport europeo via streaming, ma anche la chanche di poter gestire questa opportunità per 3 anni. Visto i precedenti non aggiungiamo altro e ci aspettiamo che qualcuno capisca da se che le maniche sono fatte anche per essere rimboccate.

Certo vedere le partite avrà un costo ma la questione che a troppi “tifosi” del rugby piace tutto sia gratis è vecchia e decisamente superata, € 9.99 al mese non sono poi uno scempio di cattiveria. Del resto nemmeno The Rugby Channel  è gratis solo che, poco o tanto che sia, fino ad oggi ha pagato sempre la FIR.

L’ingresso di DAZN pesa appunto anche sul canale video italiano, quello britannico non è solo il vero modello di piattaforma per lo sport che da sempre si auspicava qui in Italia ma è anche lo spartiacque fra gli eventi sportivi che “valgono” da tutti i punti di vista e quelli che valgono solo per il cuore di un pugno di appassionati, è la separazione fra chi produce sport per fare numeri (di tutti i tipi) e chi i “numeri” li chiede agli altri. I primi si fanno pagare dagli spettatori il biglietto di “ingresso-video”, gli altri si vantano di essere gratis: chi andrà più distante?

Benetton e Zebre su DAZN è una ottima notizia, speriamo anche il resto del nostro rugby adesso trovi la giusta strada. Forza rugby.

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