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FIR E DINTORNI

SPONSOR SENZA NUMERI? E’ COME DOMANDE SENZA RISPOSTE

Oggi solo domande, fedeli alla linea della questione sponsor senza numeri anche da queste parti si resta a metà: domande senza risposte.

Perchè ieri la FIR ha presentato e sottoscritto in diretta streaming il nuovo accordo di sponsorizzazione con Cattolica Assicurazioni, nuovo main sponsor del nostro rugby azzurro. Tre sinceri ed appassionati evviva per lo sponsor e per il nostro rugby.

Ma quale è il supporto economico che la FIR ricava da Cattolica e dagli sponsor azzurri? Mah. Non si sa.

Non è che si vuole rovinare la festa ma, se festa deve essere, sarebbe interessante sapere quanto costa e chi la paga. Sono domande da villico, ce ne rendiamo conto, quanto costa & chi paga sono domande da contadino, roba rurale, da conti della serva mica domande che il “marketing istituzionale” generalmente apprezza. Il “vil denaro” è sempre del diavoletto. Culture diverse.

Quella cosina del diavoletto però ci serve per far funzionare il mondo Azzurro, unica vera vocazione della FIR. Insomma, mettiamo il caso che alla festa di cui sopra, un Gran Ballo Luxury con bollicine e tantissime attrazioni, come effettivamente si conviene ed è giusto che sia per certe cose, beh allora mettiamo che a quel super festone ci sia troppa gente, oppure troppe tartine e via così, sia tanto costoso insomma, quindi il budget di spesa sia più alto della disponibilità rilasciataci dal benefattore: poi tocca andare a tagliare i costi nelle balere di periferia?

Perchè da queste parti siamo preoccupati ed abbiamo in testa un sacco di domande grandi grandi grandi e nessuna risposta. Come avere uno sponsor senza numeri insomma.

Perchè le voci corrono anche nel mercato del marketing e dicono che rispetto al precedente lo sponsor attuale versi un 30% in meno che poi va aggiunto alla mancanza di altri due amici del tempo passato (Edison ad esempio o quell’altro brand assicurativo) e poi Macron che è molto meno generosa di Adidas (fino a € 800.000 in meno?). Insomma perdere tutte le partite (caro Conor O’Shea) pare avere un costo pesante ma non ne facciamo certo una questione di colpe. No dai, non facciamo certo così, che la tasca vuota è di tutti e c’è davvero poco da ridere.

Solo una sfilza di domande: è vero che i principali sponsor degli Azzurri versano complessivamente più del 33% in meno rispetto alla precedente gestione? Gli eventuali tagli rilevati da questa perdita graveranno sul comparto azzurro? Oppure vi sono nuove risorse che potranno coprire le spese in eccesso? Le Società ed i club locali avranno un disagio da queste mancanze di bilancio? E i tecnici? I Comitati regionali? Gli arbitri? I fondi per la salute dei giocatori? I fondi per le nuove infrastrutture? I fondi per il rugby giovanile? Insomma queste domande ci sono o sono fantasie del solito antipatico denigratore cattivone che disturba i sogni fatati della FIR?

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