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FIR E DINTORNI

LA FORSE-LEGA DI CLUB, L’ASINO ED IL PADRONE DELLA CORDA

La Lega dei Club di Eccellenza, ad oltre un mese dalla fine della stagione regolare, è ancora un “forse” interessante. Una cosa ignota a tutti ma di cui si parla con un filo di voce e la domanda finale è  “sarà vero? mah!” e la risposta inevitabile è “forse”. 

Prima  o poi, fra un silenzio e l’altro, qualcosa forse i Presidenti dei club di “Eccellenza” la dovranno pur decidere, le voci raccontano però che la mossa più rivoluzionaria che ci si attende sia il cambio del nome del campionato. Il resto rimane. Un forse-campionato con un nome forse nuovo. 

Perchè ha ragione Manghi, il Direttore Generale del Rugby Reggio aveva raccontato in una sua intervista pubblicata su questo spazio web (clicca qui per leggerla) che se il principale sponsor dei Club di Eccellenza continua ad essere la FIR a lei bisogna ed è giusto rispondere.

Infatti sta andando solo così, il gruppo dei Club di Eccellenza sta lavorando per risolvere problemi e dare soluzioni che la FIR non è mai riuscita o non ha mai voluto risolvere e la forse-Lega fa tutto questo rimanendo rigidamente entro il corso (fallimentare) tracciato da FIR. Con questo spirito la forse-Lega si occupa di permit player e regolamento, formula del campionato e visibilità, senza cambiare davvero nulla. Del resto in questi casi è normale attaccare l’asino dove vuole il padrone. Specialmente se anche la corda è sua.

In questo senso i plenipotenziari della forse-Lega (pare siano operativi solo quelli di stretta osservanza “gavazziana”) alla fine si stanno quindi adoperando per risolvere i problemi del Presidente e poi qualcuno delle Zebre (che la Benetton se li è già risolti da sola).

Il primo trabocchetto per evitare che i club avessero propria autonomia progettuale è stata l’apertura a 12 squadre del massimo campionato. Se dividere per 10 squadre quel piccolo pezzo di torta che la FIR riservava al massimo campionato era già sintomo di “miseria diffusa”, immaginarsi cosa sarà dal prossimo anno che lo stesso finanziamento dovrà essere diviso per 12. Perchè dal prossimo anno i team di Eccellenza (?) saranno ben 12! Sintomo di un successo? Maddai, anzi… forse.

Portare un rugby migliore in giro per l’Italia per la forse-Lega è un problema a tutti gli effetti rimandato, perchè di sicuro il massimo campionato rimarrà legato allo schema FIR che lo vede come una palestrina per i giovanotti della Accademia. Il resto rimane sostanzialmente come prima, forse la formula potrebbe cambiare, ma deve piacere all’Ufficio Tecnico. Ahiaiaia….

Chissà se la forse-Lega, fra le tante cosette che cercherà di mettere a posto, si occuperà anche di “concussion” o, come fatto fino ad oggi da FIR, farà finta che basti scendere su e giù dagli aerei per le riunioni e firmare i protocolli internazionali, che applicarli è solo una seccatura economica.

Il grande progetto della forse-Lega sarebbe però la visibilità mediatica. Nulla cambia, il prodotto “campionato” continua a non esistere e tutto rimane sostanzialmente immutato ma la visibilità dovrebbe aumentare, le  televisioni dovrebbero correre e gli sponsor fioccare? Da queste oarti ce lo auguriamo con tutto il cuore ma la si vede dura. Però chissà, magari viene fuori l’arma segreta….

Nei prossimi giorni i Club si riuniranno ancora e la forse-Lega potrebbe diventare una nuova costola della FIR, per la lunghezza della corda si vedrà. Speriamo vada tutto bene perchè potrebbe andare meglio. Peggio di sicuro no.

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