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AFFARI ESTERI

WORLD RUGBY FA FUORI ROMANIA, SPAGNA E RUGBY EUROPE. E L’ITALIA ADESSO….

Vi ricordate la questione della partita Belgio Vs Spagna valida, nei gironi della federazione europea Rugby Europe, per l’accesso ai Mondiali del Giappone del 2019?

Si dai quella partita che aveva decretato, grazie ai bassi servigi dell’arbitro di quella partita, il rumeno Iordachescu, che non fosse la Spagna, che quella partita la giocava, ma la Romania ad accedere alla massima competizione organizzata da World Rugby?

La partita è diventata pure famosa per l’indecente inseguimento a fine partita da parte dei giocatori spagnoli dell’indecente arbitro rumeno. Quindi sapete anche che su quella partita aveva messo gli occhi la World Rugby che aveva nominato una Commissione ad hoc per studiare un po’ tutta la situazione dei gironi di Rugby Europe. Ne è venuto fuori un disastro.

La sintesi è che in World Rugby si sono accorti che quelli di Rugby Europe sono una manica di dilettanti, ben tre squadre partecipanti al torneo europeo sono state punite severamente perchè hanno schierato, senza evidentemente che nessuno se ne accorgesse, nella loro Nazionali giocatori stranieri che non avevano titolo per vestire quella maglia. Fra queste anche Spagna e Romania che sono così state escluse dal Mondiale a vantaggio della Russia.

Però World Rugby ha salvato la pelle a qualcuno perchè, come si dice in Veneto, evidentemente “can no magna can”, e tutto lo staff “politico” di Rugby Europe è stato salvato: in testa il Presidente rumeno Octavian Morariu. Oltre a lui anche l’indecentissimo arbitro rumeno Iordachescu non ha avuto alcuna sanzione, quella partita è stata omologata così come uscita al fischio finale del minuto 80.

Certo World Rugby ha picchiato duro sulle mani della organizzazione europea del Rugby, nel documento conclusivo la sua Commissione ha sottolineato la scarsa efficienza organizzativa di Rugby Europe, la bassa professionalità dell’organo arrivando testualmente a suggerire a Rugby Europe, cosa che i bambini di otto anni fanno da soli, di farsi una lista dei giocatori stranieri che giocano nei team Nazionali per verificare se possono farlo o no.

Di questa magica organizzazione inefficiente è appunto Presidente Morariu, ovvero colui che è sempre pronto a fare le scarpe all’Italia, sempre in prima fila per criticare i nostri risultati sportivi, grande sponsor del “fuori l’Italia dal Sei Nazioni“, titolare delle letterine al Board del Sei Nazioni per chiedere l’ingresso, di riffe o di raffe, di Romania e Georgia nel grande torneo europeo a scapito degli Azzurri.

Nel Board di Rugby Europe c’è anche un italiano: Zeno Zanandrea. Silente.

Evidentemente il Morariu, lo dice di fatto World Rugby, invece di preoccuparsi così insistentemente delle sorti di altre organizzazioni, FIR e Sei Nazioni in testa, forse era ed è il caso si preoccupasse di mettere a posto quella macchina scalcinata che è la sua Rugby Europe.

Noi italiani, in molti ma sicuramente escluso Zeno Zanandrea che in queste settimane non ha detto una parola, non ha fatto volare una mosca, tanto meno contro Morariu, saremmo molto preoccupati delle sorti del rugby continentale, perchè in fondo questa sentenza dice che noi siamo davvero un paese di Tier1 e certi altri che ci “circondano” proprio no.

Tocca quindi da queste parti appellarsi al Presidente Alfredo Gavazzi perchè si occupi direttamente della questione? La sentenza di World Rugby è lunga venti pagine e racconta troppe cose per tacerle tutte in un colpo solo. Non è che invece di aver bisogno di Romania & Co nel Sei Nazioni c’è invece necessità di più “supporto” italiano in Rugby Europe? Svegliate lo Zeno, tocca a lui.

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