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TRE DUBBI TRE: UNO SU TREVISO, POI MOGLIANO E POI… ARBITRI

Dubbi veri e dubbi finti, dubbi politici e storie da salvare, ecco tre domande che girano nell’ambiente del nostro rugby. Tre storie basate su un dubbio.

TREVISO SENZA PRO14? Le notizie sono due e costringono i dirigenti del Treviso a fare muso duro e super sorriso nello stesso tempo anche se un velo di tristezza gira sopra le loro teste ed agita i loro sonni: presto saranno senza il Pro14?

La notizia “buona” sarebbe che, secondo la stampa, già nel mese di Maggio cominceranno i lavori per la copertura della tribuna “popolare” del loro stadio di Monigo. Il Comune si sarebbe deciso e le avances di Benetton & Co dopo soli otto anni di campionato celtico avrebbero funzionato. Tutto lo stadio al coperto. Adesso a Treviso si sentono un po’ più “celtici”

Forse però lo saranno ancora per poco, sono gli stessi dirigenti della Benetton ad averlo a suo tempo detto: non potranno affrontare l’avventura in Pro14 se davvero verrà loro a mancare la Accademia Under20 promessa (e pagata) dalla Federazione.

Come si sa infatti l’ultimo Consiglio Federale ha cancellato quella Accademia dai suoi progetti futuri. Entro la fine di quest’anno però la Benetton dovrà sottoscrivere la adesione agli anni successivi di Pro14 ma senza quella Accademia i trevigiani hanno detto più volte che non lo faranno. Così fu scritto in inchiostro biancoverde. Sarà così?

E se ci scappasse da ridere?

MOGLIANO SALVO Restiamo in zona. Il Mogliano ha dovutoaffrontare una stagione martoriata. Come praticamente ogni anno in Eccellenza almeno uno dei dieci club sprofonda in una crisi economica profonda. Quest’anno, per varie vicende, è toccato a quelli del Terraglio. Questo però era l’anno “giusto”, il massimo campionato italiano non prevedeva retrocessioni ed il Mogliano, arrivato ultimo, ha mantenuto il titolo sportivo dell’Eccellenza.

Contemporaneamente alla fine del Campionato una cordata trevigian-veneziana ha preso le redini dei biancoblù ed ora tutto è salvo. Il Mogliano ci sarà anche il prossimo anno, ci saranno soprattutto le sue ottime selezioni giovanili, un patrimonio importante che sarebbe stato un  vero disastro disperdere.

Quindi il Mogliano è salvo in tutti i sensi ma, dicono i bene informati, che i dirigenti moglianesi, con un pizzico di realismo che oggi come oggi è roba fuori moda, stiano pensando alla cessione del titolo sportivo di Eccellenza che, in fondo, potrebbe in questo momento essere solo un costo.

Non si sa come andrà a finire questa cosa. E’ solo una chiacchiera? Ha fondamento oppure no? La chiave di questo dubbio sarebbe proprio il grande ed attrezzato vivaio moglianese che, non subito, ma fra qualche anno potrebbe dare gran respiro e maggior soddisfazione in un campionato di vertice assoluto.

In tutti i casi, anche dovessero i biancoblù giocare anche il prossimo anno con Viadana, Calvisano, Rovigo & Co, il fatto che abbiano preso quella possibilità in considerazione dimostra una sensibilità alla programmazione ed alla gestione del rugby decisamente positiva.

Lasciamoli ragionare e teniamoci il dubbio.

CHI ARBITRA I PLAY OFF ECCELLENZA?  Questo è solo il primo dei dubbi. Intanto questo pare sia il vero cruccio degli staff dei quattro team di Eccellenza: quale fischietto ci danno?

Non si può dire che in passato la cosa non abbia avuto qualche effetto nell’andamento generale dell’ultima fase del massimo campionato ma da qui a farne uno strumento tattico del buon Coach pare, in questo momento storico del rugby italiano, una forzatura. Chi ha alimentato questa forzatura?  Ecco il secondo dubbio che però è presto risolto.

Sicuramente da qualche anno il mondo degli arbitri si muove con la stessa agilità e soprattutto comunicatività di un muto in cima all’Everest. I fischietti in campo fanno quello che possono ma l’impressione che si ha da queste parti, dietro alla cortina fumogena tirata su dal CNar, è che siano lasciati parecchio soli e senza sostegno reale.

Questo è quello che vedono anche le Società ed allora i dubbi di quelli che si giocano la stagione al vertice di Eccellenza sono esagerati ma comprensibili.

Comunque il dubbio su chi arbitra la partita viene sempre sciolto pochi giorni prima della stessa mentre quello sulla sorte del senza parola che sta a circa 8000 mt rimane. Sopravviverà alla prossima bufera?

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