Connect with us

SEI NAZIONI

BRUNEL LO SA GIA’

Inutile far finta di nulla, Brunel torna da ex sui nostri schermi, nessuno lo dice apertamente ma è così. Non è un ex da nulla, la sua teoria dell’equilibrio del gioco ravviva una sfida che certamente è sentita sulla panchina francese: la sfida con Conor O’Shea.

Brunel è uscito dall’avventura italiana con in tasca un fiasco grosso così, nessun applauso. Non lo meritava, non per come si era comportato negli ultimi anni di permanenza da noi.

Poi è arrivato l’irlandese che ha teorizzato, ma intanto la miglior stagione azzurra è rimasta quella di Brunel, anno 2013, 2 vittorie al Sei Nazioni, in classifica a pari merito con la Scozia dietro di noi Irlanda e Francia. Bei momenti. Da lì in poi è stato un piccolo disastro. Non sempre piccolo.

Insomma Brunel domani, per il match con l’Italia ha tante sfide tutte insieme. Ha anche l’occasione di dare un buffetto a certi papaveri della FIR che, a suo tempo, prima gli tarparono le ali e poi gli scaricarono addosso tutta la responsabilità. Ha l’occasione di dimostrare che come barelliere non è niente male: gli hanno consegnato una Francia stesa a terra, la sta portando in rianimazione, per ora ha racimolato due sconfitte al Sei Nazioni ma un bel po’ di qualità si è vista eccome.

Comunque Brunel arriva al match contro l’Italia con in campo molte seconde scelte perchè ha fatto quello che, ad un certo punto, avremmo voluto facesse anche in Italia: ha dato quattro schiaffoni a certe stelle-stelline del rugby francese che avevano fatto bagordi ad Edinburgo, li ha lasciati a casa, tutti in un colpo solo. Da queste parti avremmo voluto che il Jacques avesse tirato qualche schiaffone anche quando era qui in Italia invece che accomodarsi silenzioso al nostro funerale.

Francia Vs Italia di questo Sei Nazioni è l’occasione d’oro dell’Italia? E’ l’occasione azzurra per strappare il gioco-partita-incontro che rinvigorisce i cuori? E’ la Francia di Brunel quella che potrebbe finalmente soccombere davanti al nostro rugby, ovvero quello di O’Shea? Saremmo stati più tranquilli se non ci fosse stato Brunel, uno che ha diecimila motivi per voler portare a casa il risultato (ne abbiamo visti alcuni) uno che conosce i nostri ragazzi uno ad uno e prima di tutto le loro caratteristiche. Ci è toccato Brunel per la nostra potenziale riscossa, un brutto ospite, un tipo che sa benissimo dove stiamo andando a parare.

Così, mentre i nostri cuori ancora una volta si inorgogliscono aspettando la nostra Nazionale faccia sua la partita con i francesi, dall’altra parte c’è Brunel con la sua squadra delle seconde scelte, tutte più motivate delle prime, preparate ma non troppo, non per forza nel giusto “equilibrio” ma con un Coach che ha più voglia di vincere di tutti loro insieme.

Brunel per questa prossima partita conosce davvero tutti quelli che vanno in campo, ma proprio tutti. Lui il risultato lo sa già. A noi tocca aspettare.

More in SEI NAZIONI