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QUESTIONE D'ELITE

ROVIGO FA LA PARTE DEL LEONE: ESONERATO WRIGHT. RIMANE MCDONNELL?

Jason Wright

Ci hanno preso gusto, fra i pochissimi esoneri di allenatori che si vedono nel rugby Rovigo oramai fa la parte del leone.

Il Comunicato stampa è secco e senza spiegazioni:”La Società Rugby Rovigo Delta comunica a tutti gli effetti di aver interrotto definitivamente il rapporto di collaborazione con l’Assistant Coach della prima squadra, sig. Jason Wright. Lo stesso sig. Wright potrà continuare a svolgere il suo ruolo, come da contratto e salvo diversi accordi, con la Monti Rugby Rovigo Junior”. 

La Società aveva precedentemente indicato nei contenuti di una intervista al Gazzettino le motivazioni di questa “esclusione” del Coach dei trequarti rossoblù. Nella sua intervista Wright si lamentava della campagna acquisti poco incisiva di Rovigo dicendo tra l’altro: “Con questa rosa si può vincere il titolo, ma le probabilità di arrivare in fondo sarebbero aumentate con l’arrivo in alcuni ruoli chiave di qualche giocatore con più esperienza e certezze”. Roba forte per il rugby.

Da queste parti gli esoneri nel rugby fanno solo venire l’orticaia ma bisogna ammettere che le dichiarazioni del neozelandese sapevano molto di calciomercato e poco di Eccellenza. Fra le due cose ci sono diverse differenze ma senz’altro sarà stato il “rapporto fiduciario” la vera motivazione del distacco prematuro.

Ragionare di prestazioni in Eccellenza basandosi su una “campagna acquisti” è cosa che, di questi tempi, forse solo a Rovigo, Calvisano e Fiamme Oro potrebbe andare di moda. Le tre Società hanno budget e capacità per far arrivare gentein gamba, specialmente dall’estero, le Fiamme Oro poi hanno una attrattiva speciale per i giovani: il lavoro futuro. Il Presidente Zambelli però è da un po’ di tempo che ha fatto capire a tutti che non è più una questione di soldi e l’insistenza sulla gestione del vivaio giovanile della Monti Rugby Rovigo è una prova schiacciante delle sue vere intenzioni.

A questo proposito piace sempre ricordare la solita storiella, assolutamente vera, di quel noto e capace Head Coach oggi in Eccellenza che, mancandogli un pilone nel suo First XV, per risolvere il problema era andato a vedersi una partita della Under18 della sua Società. Questo è rugby.

La dichiarazione di Wright non è nulla di speciale ma il contesto ed il momento in cui si inserisce alimentano il prurito di cui sopra.

E’ stranissimo comunque che si possa cacciare l’allenatore in seconda e tenersi il capo allenatore. Il primo è un collaboratore diretto del secondo e dovrebbe godere della “tutela” di quest’ultimo. Head Coach McDonnell dovrebbe già cominciare a strapparsi i capelli ed a reclamare il reintegro del “suo” uomo ma invece non vola una mosca. A questo punto il mistero, o chissà cos’altro, soffoca il buonsenso.

Comunque è vero che a dichiarazioni in stile pallonaro di Wright  è corrisposta una reazione altrettanto pallonara da parte della Società: la coerenza c’è, è lo sport quello sbagliato.

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