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AZZURRI

ZEBRE E TREVISO: NON CANTIAMO VITTORIA (PAROLA DEL CAPO)

Il Presidente FIR Alfredo Gavazzi (quello seduto senza cravatta) con, alla sua sinistra, Sindaco, Assessore allo Sport e Vice-Sindaco (rugbista) del Comune di Padova

Sano realismo. Di fronte al tripudio con il quale stampa e commentatori, addetti ai lavori e giocatori, hanno accolto la seconda bella ed importantissima vittoria delle Zebre in Pro14, vittoria raccolta poi contro Ulster, vera corazzata del campionato ex-celtico, ci ha pensato il Presidente Federale a dimostrare a tutti che bisogna tenere i piedi per terra.

Del resto dice il saggio:Chi si felma a fal bisboccia ci limette la capoccia ed il saggio in questione, che parlava in quel “cinese” italianizzato a suon di “elle ” al posto delle “erre”, era il buon “Ten”, compagno di avventura dell’investigatore NIck Carter nel mitico e divertente fumetto anni Settanta uscito dalla mente del grande Bonvi.

Torniamo però al Presidente Federale della FIR Alfredo Gavazzi che ha presentato in questi giorni alla stampa a Padova, insieme alle istituzioni locali, il Terzo Test Match, quello del 25 Novembre 2017 che si giocherà appunto nella città veneta e che sarà il clou della serie: Italia Vs Sudafrica.

Di fronte a domanda precisa che richiamava le vittorie delle due squadre italiane nel Pro14 e di come questi successi potevano influire positivamente sulla NazionaleAlfredo Gavazzi ha sospirato ansioso ed ha detto:”Non cantiamo vittoria. Zebre e Benetton hanno vinto due partite, ottimi risultati ma è tutto qui.

La frase in questione fa il paio con la rispostache il Presidente del rugby ha dato al Sindaco di Padova il quale declamava la sicura vittoria dell’Italia sul Sudafrica e che Gavazzi ha chiosato con un lapidario:”Spero di vincere ma per ora non abbiamo un riscontro“.

Per i nostalgici del fumetto del Bonvicini ecco “Ten”

Insomma un Presidente federale palesemente prudente, ma un po’ anche infastidito di fronte all’esagerato trionfalismo nato dalla pur bellissima vittoria delle Zebre. E’ infatti questo eccessivo entusiasmo che ha caricato sulle spalle della nostra Nazionale maggiore, che ha fatto vedere poco o nulla nell’ultimo anno, una responsabilità decisamente pesante.

La strada è ancora lunga…” ha detto Alfredo Gavazzi, facendo rimpiangere a tanti ottimisti quando certi entusiasmi uscivano direttamente da lui. Sono tempi andati? Meglio così, anche da queste parti, pur non vedendo l’ora di gioire per la vittoria, piace affidarsi ad un concreto realismo.

Propendere per questo “realismo” però ci mette nelle condizioni di raccontare che forse la salute delle due “franchigie” non è per forza la salute della Nazionale, con tutte le conseguenze del caso, che la salute della Nazionale non è per forza la salute di tutto il movimento ovale, e avanti così.

Comunque va bene così, dobbiamo farcene una ragione, dopo tutti questi anni buttati via la strada per il gran rugby in Italia è forse più lunga di quello che vorremmo. Meglio procedere all’unica velocità che ci possiamo concedere perchè altrimenti, come dice Ten Se si talda nel flenale ci si va a spiaccicale!“. 

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