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RUGBY REGGIO DICE NO ALLA DIRETTA STREAMING: UN SALTO NEL PASSATO O NEL FUTURO?

I Diavoli di Reggio Emilia hanno chiuso la porta in faccia a The Rugby Channel. Salvo novità dell’ultima ora non si vedrà in diretta streaming-web la partita della prima giornata di Eccellenza che gli emiliani giocheranno con Rovigo. Le motivazioni se le sono spiegate i dirigenti dei Reggio Rugby e quelli del canale web in una telefonata che pare sia stata infuocata.

Secondo The Rugby Channel quelli di Reggio avrebbero negato l’ingresso alle telecamere perchè queste portano via gente dai seggiolini dello stadio. Secondo Reggio Emilia le motivazioni sono molte di più ed il Club le ha elencate in una lunga mail a tutte le altre Società di Eccellenza, cosa che fa pensare che la battaglia sia appena iniziata.

Effettivamente il Rugby Reggio, per quanto si è saputo, adduce la motivazione, alquanto “retrò”, che la diretta web limiterebbe fortemente gli incassi al botteghino ed al bar del Terzo Tempo, fonti di guadagno piccole ma importanti per il nostro povero rugby “eccellente”. Se invece ci fosse stata la RAI a trasmettere la partita….cambia tutto? Il Presidente del Club emiliano Giorgio Bergonzi ha però anche altre frecce al suo arco ed elenca argomenti che devono far riflettere.

Il primo. Chiede Bergonzi a tutto il popolo ovale ed alle altre Società: quando mai avete ricevuto dalla Federazione la comunicazione che ci sarebbe stato questo tipo di intervento media? Insomma il Rugby Reggio lo ha saputo leggendo i giornali mica dalla FIR.La Federazione evidentemente non solo non ha trasmesso ai Club alcuna notizia ufficiale su questo accordo ma nemmeno i termini di intervento e dei rapporti fra Società e Media e fra Società e FIR. Confusione totale.

Il secondo. Bergonzi punta il dito contro The Rugby Channel, che già la scorsa stagione effettuò il servizio streaming, il canale web sarebbe “colpevole” di zero collaborazione con il Club, zero interesse alle attività del Club, insomma zero marketing e gestione del prodotto-partita finalizzata al solo conteggio del numero di spettatori web.

Il terzo e ultimo è il più intrigante. Chiede il Rugby Reggio:“di chi è la proprietà dei diritti di immagine delle partite?”. Domanda molto interessante ed in passato data quasi per scontata da un mondo, quello del rugby nostrano, super-dilettantistico.

Insomma dove sta scritto che il diritto di trasmettere sui media, TV, Web, radio ecc. della partita Rugby Reggio Vs Rugby Rovigo sia della FIR? Alcuni ci suggeriscono che la Federazione potrebbe rispondere in due modi: dove eravate cari club in passato quando facevo le stesse cose di ora e non avete fiatato? Oppure la FIR potrebbe dire: cari club di Eccellenza, a che titolo allora io vi verso ogni anno un cospicuo contributo economico? Già, ci possiamo allora chiedere noi, a che titolo? Dove sono le delibere e le motivazioni tecniche di cotanto contributo? Cosa c’è scritto lì sopra?

Insomma questa presa di posizione di Reggio Emilia, senz’altro antipatica e impopolare, raccoglie però intorno a se alcuni quesiti tali da farci dire che Bergonzi ha fatto contemporaneamente un tuffo nel passato e uno nel futuro.

Chiudere il rubinetto al web è passatista ma chiedere rapporti ordinati e formali, professionali, ad una Federazione ricca di dirigenti e di consulenti ma evidentemente confusionaria e disorganizzata così come chiedere progetti elaborati su precise strategie di marketing, queste sono tutte cose che sanno invece di voglia di miglior futuro per il rugby italiano.

Chiedere inoltre notizie sulla questione dei diritti di immagine, dai quali di solito le Società ci guadagnano, è un passo verso una consapevolezza che i Club siano una parte importante del movimento, che la crescita dei Club è quella del movimento e in questo senso, lasciatecelo dire, non si può non notare che il Presidente Giorgio Bergonzi, grande elettore di Alfredo Gavazzi alle ultime elezioni federali, evidentemente adesso ha cambiato idea.

Come finirà la questione? Speriamo bene per tutti, ma proprio tutti, che in fondo tutti ci stanno mettendo del “buono” per il rugby anche se lo fanno tutti un po’ a modo loro e tutti adeguatamente scoordinati fra loro.

Soprattutto speriamo che i molti quesiti posti dal Rugby Reggio restino sul tavolo. Magari un tavolo chiamato “Progetto per la costituzione di una Lega dei Club” perchè più ci si guarda dentro più pare evidente che buona parte della soluzione stia lì dentro.

Buon streaming a tutti, ma proprio tutti. Speriamo.

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