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AZZURRI

IL VALZER DEI CAPITANI…

Francesco Minto

Parisse non è della spedizione azzurra dei Test Match estivi di quest’anno ed O’Shea ha dovuto trovarsi un altro Capitano per gli azzurri. Anzi no, due… e chi lo sa non diventino tre… .

L’importanza del capitano nel rugby è nota, in campo è il leader della squadra, sa imprimere il suo carisma nel team e nel match, è colui che decide e sceglie atteggiamento in alcune fasi della partita, parla con l’arbitro, nel rugby il “capitano” è una figura secondaria giusto in Under12. Forse.

Insomma, in una serie di 3 match,  il capitano è uno che si sa andrà in campo sempre. Fu così che O’Shea scelse il sostituto di Parisse per il primo match con  la Scozia in Edordo Gori? La prossima partita infatti Gori non ci sarà nel XV titolare ed il capitano sarà allora il generoso Francesco Minto che era in campo anche nel primo match ma evidentemente non ancora pronto per fare il capitano!

Se è vero, come ci ha raccontato O’Shea, che il Gori in panchina è un avvicendamento programmato perchè non non ha scelto come capitano subito Minto? Si sa che Gori ha fatto da parafulmine alla pessima partita d’esordio con la Scozia ma…. O’Shea conosce stato di forma e quello tecnico dei suoi uomini?

Insomma ad O’Shea gli manca il Parisse ed è partito il valzer dei capitani, evidentemente provocato da ben altro. O’Shea dà l’impressione di essere rimasto profondamente sorpreso dalla debacle contro la Scozia e questo avvicendamento alla guida della squadra forse non era per nulla previsto. Ahi ahi, ecco un’altra scelta tentennante e poco sicura dell’allenatore irlandese che, dopo un anno di lavoro ed una dozzina di partite,  sta ancora facendo esperimenti a tutto campo (in maggior parte però con gli stessi giocatori che aveva già a disposizione Brunel). Cosa accade?

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