Connect with us

FORZA RUGBY

ZAMBELLI AMA IL RUGBY E NON E’ “IL MOSTRO” MA LA CRISI A ROVIGO C’E’

ZAMBELLI

Francesco Zambelli Presidente della Femi Cz Rovigo Delta

Tormento rossoblù, dalla Eccellenza fino a giù nelle giovanili, un malessere continuo e lacerante, una situazione che dura da mesi, tanti, non si sa nemmeno quanti. Eppure sopra quelle braci sempre ardenti non cuociono solo il Presidente Zambelli ed i suoi collaboratori ma tutto il nostro rugby, cerchiamo allora, per sommi capi, di vederci dentro, solo un po’.

Prima di tutto la questione della leadership regionale, nei decenni rimbalzata nel triangolo Padova-Rovigo-Treviso ed oggi invece consolidata nell’isolamento d’oro dei trevigiani che, lontani da tutto e tutti, finanziati a milioni di euro dalla FIR in virtù della lora partecipazione al Pro12, pur senza essere una franchigia e senza aver conseguito alcun risultato, avranno ora anche una Accademia tutta loro. Se l’asse si è spostato il Presidente Francesco Zambelli non ha inteso arrendersi, non ha mai accettato di giocare il “rugby minore” e tanto meno lo svilimento del massimo campionato italiano. In occasione del suo “no” alla Lega di Eccellenza Zambelli disse che “...Rovigo non intende concorrere alla istituzione di un’altra unità che, nata per fare delle cose che la F.I.R. non fa, in realtà servirebbe a convalidare l’impianto federale, ossia lo stato di “Serie B degli Eccellenti“. Sono ragioni da non sottovalutare e sono le ragioni di Rovigo.

Se Zambelli vuole il top per il suo rugby a Rovigo ed è vero che la sua città è attualmente Campione d’Italia, che farà ancora i play off, che ha giocato molte finali negli ultimi anni, è vero anche che in città da un anno e mezzo si vive di polemiche durissime. Sono le colonne del “Resto del Carlino” le più agguerrite, da lì sono arrivate recentemente al Presidente accuse di “autolesionismo” e di Società “sola contro tutti” che hanno costretto l’Ufficio Stampa rossoblù ad una lunga smentita che parla delle “posizioni coraggiose assunte dal nostro Presidente“. Quest’ultimo è un risvolto inbubitabile che consolida la centralità di Rovigo nel panorama nazionale.

La squadra di Eccellenza però non sta benissimo, in campo non si vede il bel rugby auspicato dagli investimenti profusi-. Head Coach McDonnell, scarso comunicatore, cosa che non si addice ad una Società così al centro del rugby nazionale, pare in battaglia con i “senatori” dello spogliatoio; alcuni di questi fanno panchina, altri annunciano partenze in via anticipata ed il rinnovo dei loro contratti è bloccato fino a fine delle fasi finali della Eccellenza. Vetriolo.

Non bastasse c’è il mondo giovanile che non sta per niente bene.  La Monti Rugby Rovigo non consegue risultati ed è fuori dal giro che conta. E’ un recente articolo del “Il Gazzettino” che mette il dito su questa ulteriore piaga. riportando i risultati negativi su tutte le categorie giovanili conseguiti contro gli antichi rivali del Petrarca: due sconfitte nel campionato di Elite Under 18, l’ultima per 58  – 5, sconfitta dura nel campionato Under16 per 50 – 0, due sconfitte per l’Under14 (35 – 21, 24 – 12). Ma se in Under 18 i rossoblù hanno avuto comunque accesso ai play off per l’Under14, puro futuro del rugby, pare grave che Rovigo, che nel ranking nazionale del SuperChallenge U14 è solo al 27° posto, di fatto non partecipi alla massima competizione di categoria che di fatto parla veneto con il Mogliano solidamente al 1° posto, al 2° il Petrarca, 3° la Benetton, 4° il Valsugana Padova, 6° il Villorba. Il giovane Veneto che gioca a rugby sta lì. Rovigo dov’è?

La situazione del mondo rossoblù, Campione d’Italia quest’anno, val bene ricordarlo, è tutt’altro che serena ed è un campo minato con un ordigno, il più pericoloso, sempre pronto a brillare: e se Zambelli lascia tutto e se ne va? 

Rovigo è una pietra miliare del nostro rugby, verranno altri momenti in cui da queste parti si potrà trattare la sua sofferenza con il giusto spirito di goliardia e di sfida, oggi dobbiamo mettere al centro il problema di una delle zone più ovali d’Italia, perchè è li che si stanno scaricando con maggior evidenza tutte le contraddizioni ed i deficit della più recente politica del mondo ovale e federale in primis. Certo poi in casa rossoblù sono abilissimi a farsi male da soli e devono a loro stessi ancora molte spiegazioni, una per tutte l’esonero di Filippo Frati, visto che tutto pare essere cominciato da lì.

La matassa rossoblù appare molto intricata, ma una cosa parrebbe evidente: Rovigo deve scegliere come stare nel rugby. Come una volta non si può più. Non che quello che c’è oggi sia meglio ma è quello che c’è ed è lì che ci si misura. Zambelli però non è il “mostro” che piace tanto descrivere a troppi “interessati” ed il suo amore per tutto il rugby e per quello rossoblù è fuori discussione. La tenacia però non è sufficiente.

.

More in FORZA RUGBY