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FIR E DINTORNI

ITALIA: QUALE E’ IL RUGBY CHE CONTA?

Rovigo

I Campioni d’Italia del Rovigo in una fase della nostra Eccellenza

Localizziamo il quesito ancora prima di farlo, diamogli date, volti ed obiettivi, ci siamo? Italia, anno 2017, primo dell’era O’Shea, quinto di quella Gavazzi, il problema da risolvere è garantire la crescita del nostro rugby.

Allora adesso ecco la domanda: quale è il rugby che conta? Se si potesse rispondere in maniera sufficientemente agevole a questo quesito saremmo ben avanti nella soluzione del problema posto, insomma alla fine pare proprio che la vera incognita sia decidere questa risposta, si, insomma, siamo ancora fermi lì.

Ovviamente non sarà qui e adesso che si potrà dare il responso, quello che conta adesso è focalizzare il vero problema, ovvero decidere la domanda da farsi, da queste parti si pensa che chiedersi quale è il rugby che conta, sia il vero dilemma del nostro mondo ovale. Avrebbe dovuto deciderlo l’Assemblea Federale di settembre 2016 ma pare evidente che così non è stato, avrebbe dovuto dirlo il Consiglio Federale ma pare evidente che così non sarà. Questo non è per forza uno sbaglio, il fatto che il rugby italiano si sia preso un momento per rifletterci su è semmai molto positivo.

Ci avviciniamo al Sei Nazioni, è quello il rugby che conta? E’ lì che vogliamo puntare la nostra attenzione primaria? Oppure è il ranking, la coppa del mondo, il Pro12, la Champions Cup, il massimo campionato italiano, il gruppo complessivo dei nostri campionati nazionali, oppure è il rugby di base come crescita dei giovani ed i numeri di quest’ultimo, oppure è il rugby giovanile ed il reclutamento.

Si sa, la tentazione è forte, è facile dire che tutti questi passaggi sono importanti e che sono parte di un tutto, certamente è vero ma la priorità? L’obiettivo? Cosa conta più di ogni altra cosa?

Però, se ci si ferma un attimo a pensarci su, si vede che non è solo un problema nostro. In Francia l’avvento della nuova presidenza federale ha messo proprio in discussione questo rapporto con “ciò che conta”, Laporte, il nuovo Presidente, ha messo in atto una svolta potente nella destinazione dei fondi federali, una chiara svolta verso  i club del territorio ed il rugby di base, una battaglia contro la Lega dei grandi club, una strada che può c’entrarci come no nella nostra dimensione italica ma che, per la Francia, tenta di rispondere alla domanda di cui sopra: quale è il rugby che conta?

In Inghilterra dopo la batosta mondiale la priorità pare essere diventato il recupero della immagine della Nazionale, la RFU si è messa a guardare molto nella direzione della sua formazione dell’Alto Livello. Il rugby inglese che conta si chiama Eddie Jones.

Potremmo andare avanti con gli esempi, raccontare del marasma in cui si trova il Galles, ad esempio, ma arriviamo in Italia.

Noi stiamo mettendo in campo, contemporaneamente, una proposta per una Lega di Club che rilanci il nostro massimo campionato, un’altra proposta su una nuova dimensione per le franchigie federali Zebre e Benetton, la prima al collasso e la seconda in grande difficoltà, inoltre abbiamo in essere ed in evoluzione un sistema di Accademie e centri di formazione che però è in discussione. Insomma, qual’è il nostro rugby che conta? I politicanti ovali ci racconterebbero volentieri che “fare sistema” è la nostra strada, va bene, questo vale per tutti, è vero che noi ora il sistema non lo abbiamo, ma intorno a cosa lo realizziamo? 

Pare che, ultimamente, stia emergendo la nostra inflessione latina, la nostra vocazione sociale dello sport, anche a livello federale sembra quasi sia emersa questa consapevolezza. Se la si vede così allora vincere con la Nazionale è davvero importante ma, oltre che non essere per nulla facile, potrebbe non bastare ed il baricentro non sarebbe comunque la Nazionale che diventerebbe, finalmente, si dice qui, solo uno strumento.

In una Italia ovale che ultimamente aveva ragionato invertendo i ruoli del suo “inizio” e della sua “fine”, quindi adesso si ritorna alla domanda regina, un po’ da queste parti se ne è contenti: quale è il rugby che conta per noi?

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