
L’Italia chiamò.
Dopo il capitolo della potenziale costituzione della Lega dei Club per la rivitalizzazione del Campionato di Eccellenza e del rugby nazionale, quello delle Zebre agonizzanti che cercano soldi o si spostano altrove, non poteva mancare la messa in discussione del terzo tassello del nostro vertice ovale: quello della Benetton Treviso. Il cerchio si è chiuso ed ora l’italrugby è liquida.
Il Presidente del Comitato Regionale Veneto Marzio Innocenti ha rilanciato in questi giorni l’ipotesi dei Dogi in Pro12, chiaro e limpido il suo appello:”Il Benetton non firmi l’accordo con la FIR, in Pro12 andiamoci con i Dogi“.
Visto che l’accordo per questi Dogi deve arrivare prima di tutto fra Benetton Treviso ed i maggiori club della regione, ovvero quelli militanti in Eccellenza, il sempre puntuale Antonio Liviero, che sta seguendo e stimolando la cosa dalle colonne del veneto Gazzettino, è andato a chiedere in giro come questi la pensano. Da Rovigo viene riferito sia arrivato un “si” , da San Donà il Presidente Marusso, negativo sulla questione, pare aver fatto più che una dichiarazione un “mestiere”, quello dell’oppositore alla Totò: a prescindere. La dichiarazione più forte è arrivata dal Petrarca con il Presidente Enrico Toffano che si è dichiarato disposto a ritirare la sua squadra dal massimo campionato, l’Eccellenza, per dare spazio ai suoi giovani in una franchigia veneta. E Treviso? Amerino Zatta ha fatto quello che cade dalle nuvole, poi ha aperto le porte dichiarandosi pronto a discutere. Si vedrà.
Ecco fatto, lo scacchiere adesso è completo. Tutti si sono disposti sul rettangolo di gioco e fatto la loro prima mossa. Ognuno ha la sua idea e non la dice, siamo in piena trattativa, è partita la vera corsa per il nuovo assetto del nostro rugby.
Lega dei Club, Zebre e Benetton, ci si mette a guardare tutta questa rivoluzione imminente e si pensa che in fondo non è male tutta questa voglia di cambiamento, le cose fino ad oggi non sono andate bene e tutte queste ipotesi sono almeno dovute da chi governa il rugby.
Tutto questo schieramento pronto a fare qualcosa di molto serio per il rugby fa pensare, ci si augura sia solo per il nostro sport, nessuna sfida post-elettorale, nessun regolamento di conti, nessun modello pre-costituito, nessuna animosità squisitamente partigiana. Baste sfide, davanti a tutto ci sia genuinamente solo la passione per il nostro sport, almeno fin dove si può.
Allora per oggi da queste parti ci si ferma a questa banale ma quanto mai necessaria riflessione: adesso tocchi al rugby.
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99call
Tutta la mia stima a Innocenti per la proposta Dogi in Pro12. Quello che mi stupisce è ancora una volta la freddezza in alcuni ambienti veneti, compreso questo auteorevole blog. Siamo sicuri che vale la pena tenerci questa eccellenza che vale quasi zero sia a livello nazionale che internazionale? Non sarebbe meglio puntare su una vera franchigia veneta che se ben supportata avrebbe le potenzialità per ben figurare nel rugby che conta?
Stefano Franceschi "Il Nero"
Caro amico
hai anticipato un tema che verrà affrontato nei prossimi giorni su questo spazio web, un tema che verrà rilanciato guardando soprattutto al campionato di Eccellenza: qual’è il rugby che conta?