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SERIE A ELITE

REGGIO E FIAMME ORO: DIVERSAMENTE ECCELLENTI

ECC 7 201617

Calvisano ha avuto fortuna, tanta e di natura diversa”. Così, in una recente intervista, ha detto Andrea Cavinato del campionato fino a qui disputato dai calvini. Sarà vero? A pensarci un dubbio ci viene ma è però vero che, per uscire dal pantano in cui li avevano messi quelli della Banda Cremisi, i gialloneri di Brunello hanno avuto bisogno di un Novillo in gran spolvero, anzi, diciamolo, la partita l’ha fatta tutta lui.

Juan Leon Novillo, argentino classe ’92, è il mediano d’apertura di annata del Calvisano, una vera perla nell’orizzonte della nostra Eccellenza, è lui che ha rovinato i piani di Casellato con un 7/7 al piede ed una meta di iniziativa assolutamente personale a pochi minuti dalla fine che ha salvato i suoi da una sconfitta altrimenti meritata.

Attenzione però, a questo punto della nostra Eccellenza certe cose si possono cominciare a dire, quindi fatevi qualche nota sul taccuino. Chiaro che il Man of The Match della gara fra Calvisano e Fiamme Oro è andato al magico Novillo ma la vera rivelazione della partita è stato l’ottimo Davide Fragnito, con la maglia numero 4 sulle spalle, sponda Fiamme Oro, il giovane classe ’96 provenienza Rugby Benevento ha coperto alla grande il suo ruolo davanti al sempre lucido Cavalieri. Ne sentiremo parlare.

Calvisano vince il match, facendo una meta in meno degli avversari, piazzando punti con il gioco veloce dopo che le Fiamme Oro hanno quasi dominato il gioco statico, un film che nessuno si sarebbe aspettato ma che dimostra la grande versatilità di alcuni team di Eccellenza. Il verdetto che esce da questo match è il più interessante della giornata: adesso chi fa più paura, il Calvisano o le Fiamme Oro?

Il Petrarca strapazza San Donà, giocano bene i padovani, agili sullo stretto, imperiosi ed assoluti dominatori in mischia, veloci sugli innesti dei trequarti, uno spettacolo  a sprazzi perchè i biancocelesti ci sono eccome ma i loro primi otto fanno troppa fatica, il resto lo fanno certi errori “tipici” della categoria ed i cartellini gialli presi nei momenti topici del match. Performance sopra ogni altro di Jeremy Su’a, mediano di mischia davvero super in questa giornata, ma si è visto molto bene anche l’emergente di una volta, così li chiama Cavinato, Andrea Menniti Ippolito (’92) davvero ottimo fra ripartenze, calcio e visione di gioco.

Anche dal match di Padova escono due appunti per il taccuino. Lato Petrarca Damiano Borean, classe ’97, pilone di talento, ottima partita la sua. L’altro appunto è davvero molto interessante, lato San Donà ha preso benissimo il campo come centro Gino Lupini, italo-sudafricano di Cape Town, già nostro Nazionale Under20 e soprattutto Nazionale Seven, l’anno scorso a Mogliano, è un classe ’94: ha peso, velocità e capacità di inserimento, buon placcatore. Ha fatto molto bene.

Un appunto con la matita rossa per il Petrarca. Sappiamo tutti che si gioca in quindici ma, se fra questi quindici c’è spazio per un passeggiatore inefficace, uno che la partita per gran parte la può anche solo guardare, allora forse è meglio mandare in campo un giovanotto dalla serie A o dal vivaio, un passeggiatore sembra inutile andarselo a prendere in Australia. Joey Afualo, anni 28, lo scorso fine settimana contro San Donà, ha messo la maglia numero 8, poi basta, la sua partecipazione è quasi finita li. Per un attimo è parso avesse una certa propensione a giocare ala, cosa evidente come il suo fisico da pilone. Verranno anche per lui giorni migliori.

I Diavoli di Reggio non cedono, in quattordici, all’arrembaggio finale della Lazio e portano a casa un match che i romani hanno in gran parte dominato. Davide Farolini, 6/6 al piede, è la marcia in più degli emiliani. La Lazio recrimina la poca dimestichezza con il vantaggio, la gestione della partita è, per i laziali, uno skill da rivedere.

Reggio e Fiamme Oro sono le due fiammate eccellenti del fine settimana, in modo diverso questi due team hanno dimostrato che il nostro massimo Campionato è in grado di costruire nuove soluzioni e che forse è pure più equilibrato di quanto non si pensi. Nonostante i larghi risultati dei derby veneti alcuni segnali dicono che le prossime giornate potranno dare sorprese, il trenino della curiosità punta dritto alla giornata numero 9, il 21 gennaio, là vedremo fin dove può la “fortuna”.

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