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FIR E DINTORNI

2017 PRONTI VIA, AZZURRI, PRO12 ED ECCELLENZA. CAMBIA TUTTO?

Favaro

Simone Favaro, miglior giocatore italiano del 2016, qui nell’epica vittoria contro il Sudafrica nel Cariparma Test Match 2016

Pronti, via! E’arrivato il 2017, per il rugby italiano guardare avanti è d’obbligo ma per quest’anno è pure interessante e, chissà, forse divertente perchè potrebbero cambiare molte cose.

FIR – Intanto il nuovo anno inizia, a differenza di 365 giorni fa, con una certezza: l’assetto federale, presidenza in testa, è stato confermato. Qui non è cambiato nulla ma il rugby italiano ha il suo governo per i prossimi quattro anni, piaccia o meno ora è solo il tempo di mettersi a lavorare. Se qualcuno ha delle buone idee le metta sul piatto e, per il bene del rugby, si riparta da lì.

AZZURRI – Abbiamo Conor O’Shea, nel 2017 avremo il primo Sei Nazioni con  il Coach irlandese. Con lui veniamo da un bilancio dello scorso anno almeno positivo. Certi vizi non si tolgono in tre mesi, la sconfitta con Tonga è uno strale doloroso preso in pieno petto, ma per la mentalità vista in campo l’ultima Nazionale è sembrata venire da altro pianeta. Il Coach irlandese ha detto, aprendo il nuovo anno con una intervista al Corriere della Sera, che vincere non è la prima cosa. A sentirselo dire da queste parti è venuto da piangere ma il celtico merita fiducia. O’Shea infatti ha pure puntualizzato che “io sono venuto per cambiare il sistema, liberare le potenzialità del rugby italiano“. Insomma lui non ci sta a fare la comparsa con tante cifre sul libro paga. Poi ha detto anche un’altra cosa….

PRO12 – O’Shea, nella stessa intervista, ha detto anche “Le franchigie devono cominciare a vincere“. Per fortuna che qualcuno lo deve fare ma qui il discorso si fa molto serio. Benetton quest’anno peggio delle Zebre ma per tutti e due le cose vanno veramente male. Soprattutto sul piano tecnico. Entrambi hanno sul tavolo il rinnovo del contratto con il Pro12  per il prolungamento della partecipazione al 2020, la cosa deve andare in firma nei primi mesi del 2017 ma per entrambe non è certa la sottoscrizione. Per le Zebre incidono i problemi societari pesanti e lo scarso appeal parmigiano della franchigia, c’è chi lavora per trasferire il tutto a Roma e dintorni, è tempo da Lupi?  La Benetton ha lo stesso problema di sei anni fa: rimanere come è adesso un team trevigiano o aprirsi veramente al ruolo trainante di franchigia del nord-est? Dietro tutto questo una domanda un po’ più profonda: fino a che punto l’impresa Benetton….?  

ECCELLENZA  Il 2017 è l’anno che conta, il massimo campionato italiano ha toccato ormai il minimo storico su troppi aspetti ma, proprio questo nuovo anno, ci porta la concreta possibilità che si costituisca una nuova Lega dei Club, un primo incontro di approccio fra club e FIR c’è già stato, il prossimo è imminente. Ha detto in una intervista ad Alberto Zuccato su Il Gazzettino proprio in questi giorni il Presidente del Petrarca Enrico Toffano:La Fir deve darci una mano, ci deve essere, e velocemente, un cambio di rotta. La prospettiva è di ridare vita ad una Lega che si occupi del Campionato, come era ai tempi del Super10. Speriamo bene“. Il 2017 potrebbe vedere la partenza, dal prossimo settembre, di un nuovo campionato italiano di vertice, una cosa indispensabile per poter puntare alla crescita del nostro rugby. Speriamo bene. 

Insomma il 2017 parte regalando la sensazione sia un anno dove può veramente cambiare moltissimo. Ce la faremo? Speriamo bene.

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