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SERIE A ELITE

ECCELLENTI SUL FILO. CAVINATO: CHE TRISTEZZA

ECC G 3 2016

Due finali al cardiopalma, Ormson che sbaglia all’ultimo minuto il calcio di trasformazione che avrebbe dato la vittoria a Viadana contro un coriaceo e cinico San Donà e poi la maul da touche che porta, anche questa all’ultimo minuto, in meta il Reggio che rimonta da 0 – 13 un match che le Fiamme Oro avevano troppo presto catalogato come risolto.

Ultimo minuto a San Donà dopo una partita che i biancocelesti soffrono moltissimo, alla fine il loro tallonatore sudafricano Bauer dice:Nè io nè la squadra siamo contenti. Non siamo riusciti a mantenere le nostre posizioni e abbiamo peccato di indisciplina, dalla foga di fare punti subito abbiamo commesso parecchi errori…”. San Dona: giocare male e vincere è davvero un buon viatico. Viadana ha dato gran prova di se, quotazioni ancora altissime per la squadra mantovana.

Reggio che vince con la maul alla fine mette Casellato all’angolo. Le aspettative delle Fiamme Oro sono fino a qui pesantemente disattese e la dichiarazione di Gaudiello, DS dei poliziotti, alla fine del match dice davvero tutto:” Facciamo un bagno di umiltà. Deve esserci anche determinazione e voglia di vincere in campo. Non basta pensare di essere i più forti, bisogna dimostrarlo“.

Poi c’è Calvisano che lascia a zero il Mogliano ed i piacentini Lyons che mettono nei guai la Lazio. Poi, a proposito di umiltà, c’è il derby Petrarca vs Rovigo. Brutto rugby al derby che, in questi casi, un minimo di contrizione non farebbe male, invece no, al Petrarca non funziona più così.

Pesantemente sconfitto nel derby Cavinato ha dato la colpa della debacle della sua squadra agli arbitri. Visto le dimensioni del fiasco del Petrarca, fiasco che è andato ben oltre il risultato, si sperava di meglio in fase di analisi da un allenatore che, nonostante dimostri in ogni momento le sue qualità, sembra adesso molto più concentrato a confermare le sue scelte, soprattutto quelle estive, che non a dare una reale vision del suo team.

La vittoria del Rovigo, largamente meritata, dopo il primo break non è mai stata in discussione, ha girato su due componenti: una buona difesa ed una mischia assolutamente superiore. I rossoblù, al contrario degli avversari, hanno dimostrato la loro propensione al gioco alla mano, più veloci e più coordinati hanno costruito due bellissime azioni al largo che hanno fruttato due mete. Grazie anche alla superiorità in mischia, ma anche alla migliore qualità tecnica, Rovigo ha avuto dalla sua il possesso lasciando il team di Cavinato al palo. Non è un Rovigo da spavento, molto deve essere ancora aggiustato, troppi falli e qualche incertezza sulle rimesse laterali, ad esempio.

Sicuramente c’è qualità a tutti i livelli in casa petrarchina e le cose andranno in futuro sicuramente meglio. In questo derby il Petrarca è stato inguardabile. I padovani non vanno oltre il singolo passaggio, mancano di velocità, ritmo, preparazione tecnica, niente gioco veloce. Il Petrarca ha messo in campo lentezza e tanto peso, tanta mischia, peraltro perdente, ed una serie di problemi di handling e di passaggio non certo da “eccellenza”. Il gioco che Cavinato racconta spesso alla stampa ed “insegna” ai suoi colleghi, quel gioco che il tecnico trevigiano disegna come salvezza per il campionato di Eccellenza, ecco quella cosa lì al Petrarca non si vede proprio. Il Petrarca ricorda più le circostanze del Bartali sul “tutto sbagliato, tutto da rifare“.

Dare la colpa all’arbitro è quindi solo una vera tristezza. Quando si collezionano errori su errori, quando certe scelte tecniche danno così scarsi risultati ci si guarda prima di tutto in casa, non fa male nemmeno mettersi in discussione, anche se si è dei bravi Coach.  L’arbitro ha avuto invece troppo lavoro. Nella prima parte del match coloro che hanno fatto i conti segnalano che il tempo effettivo non è andato oltre i 10 minuti, l’arbitro ha fischiato 15 mischie e 11 punizioni, non era una partita ma una esibizione per produttori di fischietti. Quando il gioco è di così basso livello gli arbitri non riescono a far altro che adeguarsi.

Derby a parte l’Eccellenza si fa interessante, quella del Calvisano non è ancora una fuga al vertice ma, per ora, solo una circostanza del calendario; la prossima giornata i bresciani vanno a Rovigo ed allora si vedrà da che parte tira il campionato.

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