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QUESTIONE D'ELITE

QUEL DERBY CHE BRUTTO COSI’ NON SI RICORDA

petr ro europea

Una fase del derby “europeo” fra Petrarca e Rovigo

Lo scorso fine settimana la Qualifying Competition “europea” ha portato una contro l’altra Petrarca e Rovigo, ancora una volta. C’era un sole stupendo, lo Stadio Plebiscito di Padova nuovo ed agghindato a dovere, il servizio Clubhouse petrarchino ricordava antichi fasti, pubblico sufficiente anche se non ai soliti livelli, presenti un paio di migliaia di persone. Evviva evviva ma, vi piaccia o no, c’è stato poco per essere contenti.

Il “derby” sarà stato pure “europeo” ma è stato un match brutto, tecnicamente a due facce, giocato con concentrazione volatile,  in buona parte noioso complice anche un arbitro chiacchierone che ha di fatto “sospeso” la partita parecchie volte, in campo si è visto davvero poco di interessante, anche sugli spalti non c’era il pathos di altre giornate ma, anche volendo, era difficile farsi trascinare dall’entusiasmo.

Il Petrarca ha vinto ma poteva fare molto di più, il Rovigo ha chiuso in vantaggio il primo tempo ed è già stato un buon risultato. I rossoblù hanno cercato più spesso la velocità ed il gioco alla mano, i padovani hanno invece mandato in pensione i trequarti, si vede che in quella giornata particolare il rugby a quindici a loro faceva solo confusione. I peggiori in campo su entrambi i fronti sono stati un paio di stranieri ed anche questo fa pensare. Il Petrarca ha meritato di vincere ed il Rovigo di non stra-perdere, il campo, facile da sfregiare, avrebbe meritato una settimana di vacanza, i guardialinee se la sono invece presa.

Alla fine il coach petrarchino Cavinato ha dichiaratoSono contento di come i ragazzi sono entrati in campo nel secondo tempo“, quello rodigino McDonnel ha detto:”..Molte cose positive ma una partita di rugby dura 80 minuti e bisogna rimanere concentrati per tutti gli 80 minuti, cosa che oggi non è successa..“. I due sono quindi d’accordo su un punto: entrambi i loro team hanno giocato mezza partita e Rovigo forse anche meno. Quindi capito? Non è che ci si lamenta perchè in campo sono mancati gli attacchi all’arma bianca, sono mancate proprio le squadre, e se lo dicono loro…. . La cosa che è stata elargita in abbondanza sono stati gli errori, specialmente gli “avanti” ed altri di handling, errori di trasmissione del pallone dalla mediana, passaggi fantasiosi, rimesse laterali improbabili, in sintesi: il tasso tecnico è stato basso. Tanto.

Il Campionato di Eccellenza non ha dato di se grande immagine con questa partita, una occasione persa anche se, si è certi, a fine ottobre quando questo derby si rigiocherà potrà essere davvero altra cosa. Si giocherà ancora ma allora sarà Campionato e non questa qualificazione europea mezza finta e mezza vera, andrà quindi meglio, speriamo. Perchè se anche questo derby d’Italia, che è da sempre un termometro del nostro rugby,  se anche questo palcoscenico diviso dall’Adige si mostra di così scarsa intensità, al limite dello scialbo, allora veramente tutto il rugby “eccellente” ha ben poche speranze. Che non sia un campanello di allarme, speriamo nella prossima occasione. Speriamo.

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