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AFFARI ESTERI

L’ARGENTINA SI FA JAGUARES

Jaguares_logo

Daniel Hourcade, Head Coach della Nazionale argentina, si conferma un tipo tosto, per le convocazioni della sua selezione non chiamerà i giocatori argentini che sono in Europa prediligendo quelli che hanno sposato il progetto della Federazione sudamericana e quindi quello dei Jaguares.

I Jaguares, ovvero la “franchigia” argentina che milita nel Super Rugby proprio da quest’anno, ha fatto parte del South African Group insieme a tutti i 6 team sudafricani ed all’altro team nuovo di Super Rugby, i giapponesi Sunwolves. Gli argentini sono arrivati quinti nel proprio girone lasciandosi indietro, oltre a quelli del Sol Levante, anche i Cheetahas ed i Kings. Vista così sembra proprio che Hourcade abbia ragione, le giovani leve biancazzurre ed i navigati che hanno sposato UAR sono in grado di crescere bene insieme anche così, senza sirene inglesi e soldi francesi.

La cosa che rende sicuramente ottimista Hourcade e un po’ stupisce anche da queste parti è la ottima prestazione che i Jaguares hanno messo in campo in questa prima esperienza contro “i grandi del Sud del mondo”.  Gli argentini hanno giocato 15 partite e ne hanno vinte 3, hanno realizzato 44 mete e realizzato 156 offloads, compiuto 1919 passaggi, tanti o pochi? I Lions, nella testa del South African Group, hanno realizzato 71 mete, 174 offloads e 2262 passaggi. Gli Hurricanes, che si sono piazzati in cima all’Australasian Group del Super Rugby, hanno realizzato 61 mete, 156 offloads e 2395 passaggi. I Jaguares hanno calciato positivamente al 71,4% (Lions 69.4%,  Hurricanes 69.1%), placcaggi riusciti al 81.1% ( Lions 84.3% , Hurricanes 83.9%), mischie vinte al 86.5% (Lions 90.4%, Hurricanes 94.6%). Nota davvero dolente per gli argentini la disciplina: 8 i cartellini gialli e 2 i rossi (Lions 3 gialli 0 rossi, Hurricanes 4 gialli 0 rossi).

La strada sarà pure ancora lunga per i Jaguares e per il rugby argentino ma i numeri, e non solo quelli citati, dicono che le cose vanno però decisamente bene ed Hourcade può prendersi la sua rivincita contro i compatrioti ovali che sono rimasti nel continente europeo, restano a casa: tanti saluti a Imhoff , Bosch ed amici vari.

E’ palese, è un progetto importante, Hourcade non si nasconde dietro una convocazione ma interpreta il progetto nell’unico modo possibile se vuole davvero ottenere il massimo risultato. L’Argentina ha una sua scuola di rugby, ora più che mai vuole che cresca ed emerga, UAR ed i suoi uomini hanno deciso che questo enorme potenziale ovale, che da sempre alimenta il rugby degli altri, debba farsi sentire forte nel mondo anche per se stesso, ce la può fare. Forza Jaguares. Forza Pumas.

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