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FIR E DINTORNI

FARE PECCATO PENSANDO… AI DOGI

dogi maglia

Dicono i maligni che l’operazione politica meglio riuscita al Presidente federale uscente Alfredo Gavazzi sia stata quella di bloccare l’ascesa dei Dogi. Ancora una volta le operazioni meglio riuscite di questo Presidente creano disvalore e non valore aggiunto ma se tenete conto, si legge sui social, che in giro per l’Italia ci sono suoi emissari che cercano deleghe in bianco per fargli arrivare il voto alle prossime elezioni federali, vuol dire che a qualcuno questo “valore” deve pur essere andato.

Dicevamo dei Dogi, il nome non ha bisogno di presentazioni, sono stati rifondati dalla quasi totalità delle società rugbistiche del Veneto con statuto, organi di gestione ed atto notarile, nell’aprile del 2015; fin dal primo momento si è visto che questo nuovo “contenitore” dal sapore antico era più che una selezione da esibire in match appassionanti, era un vero “progetto”: un punto condiviso di aggregazione sportiva e di crescita tecnica.

Presidente dei Dogi era stato eletto Roberto Facchini, ex Presidente del Mogliano Rugby.

Dalla scorsa estate anche il Friuli Venezia Giulia era entrato nei Dogi, i team di Udine e Pordenone avevano richiesto l’ingresso e vi erano stati ammessi con entusiasmo.

Nel 2015 si sono succedute alcune attività di questi nuovi Dogi, la più importante quella dei Clinics di Formazione Tecnica, un successo vista la larghissima partecipazione di allenatori delle società aderenti al progetto “Dogi”. A livello di selezione c’è poi la discesa in campo della Under16 maschile ed Under17 femminile per un torneo in Francia e poi i Dogi Seven, sempre in Francia.

Il progetto, specialmente nel 2016, è però andato via via affievolendosi, una caduta di iniziative e di attività, un silenzio imbarazzante: progettualità scarsa o tarlo elettorale?

A pensar male si fa peccato ma spesso ci si azzecca” diceva l’indimenticata frase dell’indimenticabile Giulio. Fatto sta che i Dogi in secca ce li mette evidentemente il suo Presidente che poi li abbandona dopo aver percorso un palmo di strada. Siamo nel maggio 2016, il Facchini dà le dimissioni dalla carica del prestigioso sodalizio, solo poche ore dopo il Presidente Federale Alfredo Gavazzi in una delle sue presenze in Veneto, con il suo consueto aplomb da sfasciacarrozze, annuncia che proprio quel Roberto Facchini sarà nella lista dei candidati consiglieri che lo sosterranno alle prossime Elezioni federali. Missione compiuta.

Adesso fate peccato.

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