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MEDIA & SPORT

MARIA BEATRICE CHE VA A RIO E MARIA BEATRICE ARBITRO SONO DUE COSE DIVERSE

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Maria Beatrice Benvenuti, 22 anni, in grande la versione DMAX e nel riquadro quella FIR

Sono pochi quelli che hanno visto Maria Beatrice con un fischio in mano correre su e giù per un campo da rugby ma tutti saprebbero giurare che è sicuramente brava e poi che è anche questo o quell’altro….. Sono pochi quelli che sanno davvero quanto brava sia Maria Beatrice Benvenuti come arbitro ma lo “show” non prevede questo dettaglio, lo spettacolo o meglio il “cinema”, come si direbbe con un filo neanche tanto sottile di sarcasmo, della FIR non prevede questo spicchio di cielo.

Maria Beatrice un giorno la vedremo anche fischiare ma intanto la abbiamo apprezzata in TV nello studio di DMAX per il Sei Nazioni, si è comportata molto bene, il piglio giusto ma anche la compostezza e la moderazione che deve avere un arbitro, nessun eccesso, nessun trasporto di parte. Brava davvero ma quello era un talk show.

Maria Beatrice Benvenuti, arbitro di rugby, sarà l’unico cittadino italiano che metterà piede ai Giochi olimpici di Rio nella rinata dimensione ovale, sotto forma di Rugby Seven, che verrà inaugurata al Deodoro Stadium di Rio de Janeiro il 6 agosto. La nostra Nazionale Seven non si è qualificata ma c’è Maria Beatrice, per fortuna, lei ha avuto la designazione, unica italiana, unico arbitro italiano. Il tricolore ovale a Rio si ferma lì e la notizia è profondamente diversa a seconda di quale parte del bicchiere uno vuole vedere.

Insomma Maria Beatrice ha la designazione ed è un tripudio di web e di giornali, la FIR fa comunicato stampa trionfante, il sistema media ci si attacca, c’è questa moda adesso dell’arbitro che fa spettacolo, ce l’abbiamo anche noi ! Evviva.

Tutta colpa di Nigel Owens direbbe qualcuno, da queste parti gli diamo ragione, perchè è soprattutto lui, ma non solo, che si propone come arbitro-personaggio, che ha inaugurato questa moda del’arbitro-protagonista. Ma Nigel Owens è unico, è proprio l’esempio dell’arbitro che nessuno vuole ma lui sa farlo bene lo stesso, è l’eccezione che conferma la regola.

Maria Beatrice non sappiamo se sappia essere come Nigel Owens, sappiamo che ha una sovra-esposizione mediatica che un arbitro non dovrebbe avere, abbiamo visto che la FIR la usa per celebrare successi che non ci sono e si vede che intorno a lei sta montando la creazione del “personaggio”. Non ci sarebbe niente di strano domani ci scappasse l’intervista da Maria De Filippi o la passarella su Porta a Porta in una delle serate più light o magari c’è già stata e ce la siamo persa. Tutto giusto, per carità, ma cosa c’entra questo con l’essere arbitro?

Insomma fra la Maria Beatrice che va a Rio e quella fa l’arbitro c’è una bella differenza e, da quello che si è visto in TV, anche lei lo sa bene.

Se è arrivata a Rio Maria Beatrice deve essere un buon arbitro ma, per tutti gli altri che calcano i campi dalla Under14 in su, non può e non deve essere l’esempio, la figura di quello con il fischietto è altra cosa. L’arbitro non deve avere TV o dichiarazioni post partita, l’arbitro deve essere prima di tutto “invisibile”, riservato, assolutamente “solo” e poi tante altre cose che Nigel Owens insegnerebbe a tutti se potesse, se non si fosse chiuso ormai nel recinto dello show. Perchè un arbitro per essere bravo deve prima di tutto essere libero.

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