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QUESTIONE D'ELITE

ECCELLENZA: DA CHE PARTE TIRA IL VENTO?

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Le partite di rugby fanno tutte storia a se, contano sempre e pure tanto, certe poi contano anche solo per capire “da che parte gira il vento“. La prossima giornata del campionato di Eccellenza, la dodicesima, è una di quelle giornate, se si mantengono certe previsioni del tempo anche positive stare sugli spalti sarà pure una piccola delizia ma il rugby?

Dodicesima giornata e Mogliano è ancora in attesa di sapere quale è il suo punteggio in classifica, ricorsi e contro-ricorsi lo hanno trascinato fino a qui da quel match del 10 ottobre in cui San Donà si vide attribuita la vittoria a tavolino per irregolarità nella lista giocatori dei biancoblù; una storia infinita che sa di burocrazia e tignosità. Gli uomini di Galon e Properzi per questa giornata se la vedono, in casa, con gli abruzzesi ultimi in classifica, problemi? In tribuna Aristide Barraud. chapeau.

Gli altri match sono da “vento che tira”. Rovigo in casa contro San Donà è una di quelle cose che allo stadio ci vai soprattutto perchè non si sa mai: quelli di San Donà rispetto ai rodigini sono indietro con la mischia e con la organizzazione di gioco ma “non si sa mai” perchè se i rossoblù decidono di complicarsi la vita, lo fanno spesso, il vento potrebbe tirare verso il Piave. Situazione difficile per entrambe. Nel mondo rossoblù tira aria pesante, avute le prove che McDonnel non fa i miracoli la mancanza di tensione per la classifica fa il resto. La formazione di Zane Ansell sembra in piena fase sperimentale, questa è l’impressione che danno i ragazzi biancocelesti quando li vedi in campo. Match fra “ammazza-coach” ma è come se non fosse successo niente.

Il Petrarca va a Calvisano, alcuni ne fanno una questione sentimentale per Cavinato ma i romanticoni in questione non hanno capito che a Cavinato piace vincere e più è difficile più gli piace. A Calvisano è tanto difficile e l’architetto Andrea da Treviso forse è già in fibrillazione decuplicata. Chiave della partita? Se l’arbitro guarda bene i punti di incontro e la spinta in mischia chiusa la cosa si fa bella, appassionante e per niente scontata altrimenti sarà una lotteria. A Roma, in caserma, le Fiamme Oro trovano un Viadana in crescendo, il pronostico è tutto per i gialloneri, chi l’avrebbe detto? I poliziotti intanto hanno il loro bel da fare a srotolare il bando di gara per la prossima stagione che la storiella dei risultati negativi per la infermeria piena non se la beve più nessuno. Stagione molto deludente per le Fiamme Oro, una delle tre Società di professionisti in Eccellenza,nonostante siano arrivati gli stranieri, anche neozelandesi, pagati tutti dagli sponsor ovviamente, nonostante le attenzioni agli skill, i viaggi ad Auckland e via così. Considerato tutto il contorno difficile che i bravi dirigenti mantovani hanno dovuto mettere a posto, i gialloneri stanno facendo un impresa notevole, notevole come il loro mediano di apertura irlandese McKinley, ecco uno straniero che fa la differenza e che insegna rugby. I Lyons inseguono un punto di bonus per scrollarsi dalle spalle L’Aquila definitivamente, la Lazio insegue le Fiamme Oro che la differenza fino ad oggi la fanno i punti di bonus e questo è un campionato a se.

Da che parte tira il vento? Burrasca, il campionato si trascina stanco, sempre di più. Il sogno della nascita di una Lega che lo riprenda in mano deve aspettare le prossime elezioni federali e sperare che vincano quelli giusti altrimenti va ancora peggio. In tutti i casi una stagione ancora come questa è tutta da mettere in conto. E’ più facile nasca prima un campionato Seven, così, tanto per dire.

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