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SERIE A ELITE

CALVISANO VA E L’AQUILA QUASI CONVINCE

ECC 20152016 9

A due minuti dalla fine L’Aquila è in vantaggio, 25 – 21 ci pensa Bertetti a rompere il sogno neroverde della prima vittoria, è una meta all’ultimo secondo e così San Donà porta a casa la partita e L’Aquila solo un punto di bonus. Gli abruzzesi ne hanno comunque fatti 25, avevano realizzato un punto in più solo contro Mogliano, perdendo di 10 però, nelle precedenti otto giornate non si può dire siano mai stati in partita salvo quella con i Lyons, avversari diretti per non retrocedere, nella quale avevano raggranellato l’altro punto di bonus. Il coach neroverde Mercier dice che “...ho visto spunti positivi, con un cambio di gioco in mischia…”, da poco è arrivato a L’Aquila Cuttitta a gestire i primi otto, che sia questo il primo effetto? L’Aquila che perde così è la vera sorpresa positiva di questa ultima giornata di andata dell’Eccellenza, NeroTop di giornata per gli abruzzesi sperando possano davvero dire la loro.

Sponda San Donà Zane Ansell deve ancora dimostrare aver fatto cambiare rotta ai biancocelesti, un pareggio (Viadana) e due vittorie (Fiamme Oro e L’Aquila) il suo ruolino da quando ha la piena responsabilità del San Donà ma gli avversari incontrati non sono esattamente la stessa cosa di quanto si era gestito Wright. Uscito dalla finale del Trofeo Eccellenza causa una brutta sconfitta con Viadana (24 -17) la posizione di classifica in Eccellenza, sesti, è però migliore di quella che Ansell aveva ereditato (ottavi) anche se tutto lascia supporre che anche senza il trauma dell’esonero il San Donà sempre in quella posizione oggi si sarebbe trovato.

Le Fiamme Oro soccombono in casa contro il fortissimo Calvisano, perdono soprattutto in mischia, come cambiano i tempi! Viadana vince con la Lazio una partita bruttissima cose da far accapponare la pelle a pensare che la davano in TV ed il Rovigo vince con i Lyons, ma va là?

A proposito di brutte partite c’è anche Mogliano vs Petrarca. Vincono quelli in biancoblù perchè quando si gioca a chi fa meno errori perde chi fa l’ultimo all’ultimo secondo e così è stato. Un primo tempo inguardabile da entrambe le parti, ripetuti falli “avanti”, palle perse in continuazione, incapacità a fare più di due fasi, è una tristezza assoluta. Nei primi quaranta minuti però è il Petrarca, falloso e scarico, che ne fa davvero le spese, per il risultato della prima frazione potremmo dire “niente a niente” con la differenza che Mogliano fa sei punti, potrebbero essere molti di più, grazie al pessimo piede di Odiete che alla fine avrà un misero 2/6 sul tabellino. Il secondo tempo è diverso, per fortuna. Mogliano è preciso nelle fasi statiche, ruba dalle rimesse e tiene bene sulla ordinata, scivola alla mano ma guadagna poco contrastato da una ottima difesa petrarchina, a volte insicuro e poco solido il Mogliano fa quello che può ma lo fa bene. Il Petrarca costruisce ben tre mete tutte con il terribile “carrettino” ma alla fine avrà due gialli da coprire nella economia della partita è la superiorità delle seconde e terze linee sarà un po’ vanificata. E’ un Petrarca che corre veloce e mette in difficoltà gli avversari, costruisce linee di gioco efficaci, dimostra consistenza e capacità di reazione, è corale e coeso, è nel secondo tempo che si vede la differenza ma non basta, contano gli errori. L’ultimo è fatale ed un calcio di Onori (3/3 alla fine), che sostituisce al piede un Odiete in pessima giornata da tutti i punti di vista, regala al Mogliano una vittoria che ci sta eccome ma che merita, dopo i giusti festeggiamenti, più di una riflessione. Il Petrarca esce a testa alta, ha dimostrato superiorità, chissà cosa sarebbe accaduto se i due team avessero giocato anche il primo tempo. Riccioli marca l’unica meta del Mogliano ma per il resto non incide nel match, Rouyet sempre efficace, così come Ceccato, lui ottimo davvero. Lato Petrarca sul taccuino dei migliori le seconde e le terze e poi  Menniti-Ippolito che fa si l’ultimo errore del match ma per il resto ha una gestione davvero molto buona di tutti gli altri 79 minuti. Migliore in campo in assoluto è Luca Nostran, realizza le tre mete petrarchine ed è una spina nel fianco dei biancoblù, prestazione eccellente sia in difesa che in attacco, il ragazzo si è già fatto vedere in tutto questo campionato, stella nascente. La sala decisoria di Mogliano non lo nomina man of the match perchè non sempre si può pretendere che alcuni vadano oltre lo stile partigiano.

Il match di Mogliano però regala una riflessione molto importante per il nostro Campionato di Eccellenza. Il ritmo di gioco del match è stato improntato a livelli bassissimi ma non sono state le squadre a determinarlo, cosa che ci sta in un piano di gioco, ebbene no, questa volta non c’entrano Galon e Cavinato che, anzi, avrebbero ben altre inclinazioni. La cosa è stata imposta dall’arbitro: Claudio Passacantando. La impressionante lentezza nella gestione di qualsiasi fischio di quest’arbitro è stata impressionante, dalla gestualità per la comunicazione della decisione alla impostazione di una mischia fino alla tempistica per la realizzazione di una rimessa laterale o di un calcio, l’arbitro ha imposto una serie di tempi morti impressionanti, ha ucciso il gioco ed ha avvallato coloro che, fra i giocatori, cercavano pause di compensazione. Il Cnar ne prenda nota ed agisca perchè va cancellata la possibilità che un arbitro possa imporre il ritmo di gioco in campo. Un altro male della nostra Eccellenza da estirpare.

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