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AFFARI ESTERI

LA GRANDE ESPERIENZA EUROPEA DELLA QUALIFYING COMPETITION

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Heidelberger Ruderklub Rugby è campione di Germania

In TV si parla di rubgy, raro ma capita, si parla di Eccellenza e del valore di raggiungere il quarto posto in classifica e la motivazione che ne danno gli autorevoli esponenti del rugby di Eccellenza che sono in tv, non importa di che team fossero perchè non fa alcuna differenza e non è quello il punto, è questa:” Il quarto posto significa andare a giocare una coppa europea che è una esperienza per squadre di Eccellenza: andare a vedere altri paesi, altri campionati, altri modi di giocare il rugby…” … “confrontarsi con realtà differenti da quelle comuni”. Et voilà les jeux sont faits!

Il Calvisano gioca la sua Coppa Europea che, dopo spareggi e spareggini, è la Challenge Cup ovvero la seconda coppa del continente, ha un girone con Cardiff Blues, Montpellier ed i mitici Harlequins.  I bresciani hanno già giocato con i Blues perdendo 50 – 9 e con Montepellier, perdendo 64 – 0. Queste sono le sconfitte a cui ci eravamo abituati quando in questa coppa ci andavano, più recentemente, quattro delle nostre squadre di Eccellenza, ovvero tutte e quattro le prime classificate del massimo campionato italiano. Perdevamo anche subendo novanta punti ma tutti dicevano che starci dentro era importante perchè rappresentava una importante esperienza per squadre di Eccellenza; il tema era sempre che questa esperienza permetteva  di confrontarsi ed andare a vedere altri paesi, altri campionati, altri modi di giocare il rugby.

Evidentemente non era una grande esperienza per gli altri paesi perchè dalla Challenge Cup ci hanno buttati fuori, oggi ci gioca il Calvisano perchè ha vinto spareggi e spareggini, nemmeno il titolo bis di Campioni di Italia gli dava automaticamente diritto a quel posto e questo è profondamente ingiusto.

Un vero disastro insomma, una esclusione che, semmai, ha aperto le porte al rugby russo che ha quest’anno per la prima volta un team in Challenge Cup, si chiama Enisei STM ha giocato la prima con Connacht nel freddo siberiano di  Krasnoyarsk ed ha perso 31 – 14 e la seconda con i Newcastle Falcons perdendo 55 – 7.

Se solo una squadra di Eccellenza gioca in una coppa europea a cosa si riferiscono i due autorevoli esponenti di cui sopra? Dove e con chi la fanno questa “esperienza” i nostri tre team residuali?

Gioite, parlavano della“Qualifying Competition”, così la chiama EPCR, per noi in Italia è semplicemente “Gavazzi Cup” tanto è stato il vanto che se ne è fatto il Presidente quando fu varata questa cosa.

La Qualifying Competition è la coppa che non ha una finale e non da diritto ad una coppa, è il contentino dato alla FIR perchè digerisse meglio l’esclusione delle proprie squadre dal giro europeo, è la coppa che pure il nostro Presidente federale, visto la assoluta disorganizzazione ed il livello infimo della stessa, ha recentemente scaricato dicendo apertamente che è cosa di Rugby Europe e di nessun altro.

Le tre squadre italiane rimaste in questa “coppa senza coppa” sono Rovigo, Fiamme Oro e Mogliano. e le temibili sfidanti sono i rumeni del Timisoara Saracens, gli spagnoli del Valladolid Rugby, i tedeschi del Heidelberger Ruderklub, i portoghesi del GD Direito, i belgi del Royal Kituro. Urca che esperienza!

In verità questo girone delle belle speranze  è la dimostrazione palese della brutta china che ha preso il nostro rugby; pensare che i nostri team, i nostri coach, abbiano da imparare da questi altri europei marcatamente di fascia inferiore è cosa assurda. Una delle Nation del Sei Nazioni che ha i suoi team nazionali che giocano …. che dire….. . Agh!

Che tipo di esperienza volete che sia giocare questa Qualifying Competition? Dispiace anche vedere come ci sia questo accomodamento al ribasso, perchè la verità è che le grandi del rugby europeo ci hanno dato un posto marginale dove da guadagnare ce l’hanno solo gli altri, i russi hanno già fatto bingo, adesso tocca ai tedeschi o agli spagnoli? E’ triste che noi ci si sieda sul nulla e magari si sorrida pure soddisfatti.

Pretendere che il massimo Campionato cresca, pretendere che l’Eccellenza possa essere tale, cercare soluzioni nuove per riappropriarsi del nostro posto in Europa, essere protagonisti, cercare di non affossare parte del nostro miglior rugby, che sta in Eccellenza piaccia  o no, con visioni di corto respiro e senza ambizione. Dobbiamo tornare in cima! Di questo ha bisogno il nostro rugby.

Ah bei tempi quando pensavamo che andare in Spagna,  in Portogallo, in Germania e Belgio fosse l’occasione per una bella vacanza, una gita fra musei e spiagge, un bel sano turismo insomma …. o forse anche i due in tv si riferivano a questo? Travel experience?

A proposito, quasi ci si dimenticava…. il valore di raggiungere i primi quattro posti in classifica in Eccellenza sta nel fatto che la FIR, per aiutare la partecipazione ai match in Europa, versa nelle casse di queste quattro società oltre trecentomila euro come premio. Trovata la motivazione. Punto.

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