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PRO14

PRO12: SETTE METE E TUTTI A CASA. PERCHE’ NOI STIAMO FRA I CELTICI?

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Sette mete e tutti a casa, Treviso porta i bagagli in Irlanda ma si dimentica a casa la testa ed anche il manuale delle istruzioni; tempo perso scriverne e parlarne,  il team veneto è andato sotto su tutto, ha giocato solo in difesa e pure quella non è stata un gran che, visti i risultati. Inutile dire i migliori o i peggiori del match, non si è salvato nessuno. Difficile capire come sia praticamente intangibile ogni passo avanti promesso, al sesto anno di campionato celtico è sempre più buio e la pausa “mondiale” di queste settimane ha voluto cancellare il buono che si era visto nell’ultima sconfitta. Casellato farà i suoi conti, il campionato è appena cominciato, il periodo suggerisce, soprattutto di fronte a queste prestazioni, di dare fiducia, non che in passato sia stata ricambiata ma sul fronte Treviso di rugby da raccontare non ne abbiamo, non se ne è visto, rimane solo la fiducia.

Le Zebre al solito schiattano nel secondo tempo, i gallesi premono sull’acceleratore e i parmigiani si dissolvono. Notizie da Parma dicono che allo stadio non ci fosse quasi nessuno a vedere il match, anche questo suggerisce una riflessione.

Il super match si gioca al Thomond Park di Limerick, altre due squadre prepotentemente saccheggiate dalle convocazioni mondiali danno vita ad un match duro e tenuto sul filo dal piede di Rory Clegg, mediano di apertura di Glasgow, che realizza sei punizioni ed un drop e riesce così a contrastare le due mete della Red Army ed il piede di Ian Keatley che fra i pali ne mette comunque cinque. Scontro duro fra la vincitrice della ultima edizione di questo Pro12 ed il team irlandese che più ha fatto tremare le classifiche negli ultimi anni. Munster guarda il vertice della classifica mentre Glasgow aspetta il ritorno dei suoi paladini da Londra, senza di loro manca sempre un punto a fare cappotto.

Va avanti, ovviamente un po’ in sordina il campionato celtico, la scena è tutta rubata dai Mondiali londinesi; l’Italia porta laggiù il risultato della partecipazione al Pro12 con i numeri poco incoraggianti che sappiamo. Un numero per tutti  che non regala un dato positivo di questo salto italiano nel campionato celtico: la nostra Nazionale entra in campo ai Mondiali mediamente con quattro giocatori provenienti dalle Zebre, tre dalla Benetton Treviso ed il resto con giocatori provenienti da campionati “stranieri”. Questo risultato è forse più pesante per il nostro rugby delle sette mete perchè a questo punto viene da domandarsi: perchè stiamo fra i celtici?

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