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FORZA RUGBY

AIRONI DOCET ? SEMBRA DI NO. LE ZEBRE LITIGANO GIA’

“Reggia di Colorno 2011-06” di G. Gabelli – Opera propria. Con licenza CC BY-SA 3.0 tramite Wikimedia

Come finirà la litigata in casa Zebre fra i nuovi soci lo vedremo, chissà perchè affascina l’idea che non sia argomento estivo. Si è appena fatto in tempo a fare due complimenti all’ex-Presidente Bernabò che lasciava la franchigia parmigiana con il monito ai nuovi soci ad essere compatti e questi ultimi si sono messi a fare le bizze, hanno pure fatto arrabbiare Dondi, si sono litigati fra di loro ed alla fine hanno eletto un Presidente sconosciuto e, si dice così, di primo pelo, tale Gianluca Romanini.

Romanini, proprio perchè ignoto a tutti, dimostrerà il suo valore ma, a meno che non sia un genio nascosto, dovrà farsi la sua esperienza, dovrà subito essere pronto anche se è la sua prima esperienza di gestione. Viene da dirlo, certo benevolmente, ma sarebbe stato meglio il Romanini si fosse fatto la “prima” da super-dirigente almeno in un validissimo team di serie B che non in uno dei due team di vertice del rugby italiano che è un po’ come salire per la prima volta su di un aereo con il biglietto di economy ed accomodarsi a sorpresa in cabina per fare il pilota.

Al Gianluca Romanini vanno comunque tutti gli “in bocca al lupo” de “Il Nero Il Rugby”, le Zebre sono ora nelle sue mani e si spera possano decollare; un saluto un po’ meno particolare va a chi lo ha eletto ovvero gli altri membri del CdA. Da queste parti, almeno per questa partita, non si fa il tifo per nessuno, non si prende la parte di Tizio e tanto meno di Caio, non si sventola la bandiera di Parma e tanto meno quella di Colorno ma ci si chiede se non ci fosse  un modo un po’ meno chiacchierabile e più degno del palco in cui si trovano le Zebre per iniziare questa nuova stagione e, soprattutto, questa nuova avventura societaria.

In questi giorni la Borsa di Milano è “rimbalzata” vistosamente alla notizia che un gruppo tedesco si era comprato il controllo di altra azienda italiana, una delle tante acquisite da quelli di Berlino e dintorni, la Italcementi.

Certi italiani il nostro rugby non lo meritano proprio perchè da noi alla fine finisce tutto in politica ed in guerriglia e siamo poi capaci di lamentarci se arrivano “i tedeschi” di turno. A questi parmigiani nemmeno la “triste” esperienza degli Aironi evidentemente ha insegnato qualcosa. Poi ci si stupisce se ci comprano magari proprio i tedeschi, che in fondo a Rio 2016 con il Rugby Seven ci vanno, oppure, più realistico, se chi compra viene da Calvisano.

Forza Romanini si dia da fare, al limite, prima di chiamare la Merkel o in provincia di Brescia chiami a Viadana che le spiegano alcune cosette….

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