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AZZURRI

TORMENTO NAZIONALE: CHE SIA RISCATTO

RBS Six Nations Championship, Stadio Olimpico, Rome, Italy 23/2/2013 Italy vs Wales Italy's Simone Favaro and Mike Phillips of Wales Mandatory Credit ©INPHO/Giuseppe Fama

Simone Favaro: ha litigato con lo Staff nazionale?

Tutto bene e niente in ordine, sembra questo il viatico azzurro pre-mondiale, la melassa quotidiana che annuncia ritiri e piani di lavoro sembra congelata da fatti e fatterelli che non per forza valgono un sorriso.

Prima lo scontro FIR – Giocatori partorito dalla scolorita regia federale, poi il raduno di Villabassa riaperto con la discussione pubblica su quanti dovessero essere i convocati, come se il numero di giocatori da chiamare non fosse una decisione da Coach ma da far prendere ad un ragioniere qualunque. Quindi di quei giorni le dichiarazioni di Brunel alla stampa, inutili, fiacche ed al di fuori della realtà, tanto per far capire che lui ai Mondiali farà più che altro la comparsa salvo poi farci sapere che la farà anche fino alla estate 2016. Che tristezza.

Finito il raduno di Villabassa compare la lista per il successivo raduno del 12 luglio a L’Aquila, alcuni sono stati “tagliati”, evidentemente la FIR da quaranta milioni di bilancio annuo non ha da dare pastasciutta e alloggio a cinque in più per una settimana. Comunque per L’Aquila in quella lista rimangono i super-senatori alla Mauro Bergamasco e vanno a casa gente come Barbini e George Biagi, Simone Favaro, Ragusi  e Lovotti. Un calcio alla “beata gioventù”  che si spera solo temporaneo ma che fa storcere il naso.

Poi arriva la forse- quasi-notizia che Parisse farà questo Mondiale e poi saluterà la maglia azzurra, quindi la indiscrezione che Biagi e Favaro sarebbero stati tagliati dal raduno per aver litigato con qualcuno dello staff azzurro. Il visibile scollamento fra Coach ed Azzurri è passato alla prova dei fatti con lo staff?

Metti insieme queste ed altre notizie della nostra Nazionale ed il tutto non riesce nemmeno a ricordare la pur triste “gioiosa macchina da guerra” di occhettiana memoria, pochi sorrisi in giro, lavorano duro, punto e stop. La Nazionale trasuda un clima amaro, quasi tormentato. Mancano due mesi ai Mondiali mica due anni e questo appuntamento sembra più destinato, come ha detto Parisse, “a chiudere un ciclo” piuttosto che a fare un gran risultato.

E’ un tormento ma a questa Nazionale ci si vuole credere, forse proprio da situazioni così sfavorevoli magari ci campa qualcosa di buono, sboccia il lacchezzo inaspettato, mica per il Coach che sempre di più sembra un esodato in attesa della riforma pensionistica ma per i ragazzi. Questi ragazzi, specialmente i più giovani, hanno una opportunità unica, fare un Mondiale da super-sfavoriti non è da tutti perchè forse è proprio così che alla fine ci scappa davvero il miglior riscatto.

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