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FIR E DINTORNI

IL PRESIDENTE FRA I FALSI STORICI ED I FLOP ECONOMICI

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Alfredo Gavazzi Presidente FIR

Galeotto fu il pranzetto che un sempre più inattendibile Presidente FIR ha voluto offrire la settimana scorsa ad un gruppo di giornalisti per spiegargli la sua storia, la versione del Gavazzi insomma. Una delle ansie principali del Presidente era quella di mettere a tacere le notizie sulla situazione di bilancio della  Federazione che, da quando è stata da lui presa in mano, è andata pure in “rosso”, bilancio economico in negativo per la seconda federazione italiana in termini di prosperità economica. La seconda ansia  era sicuramente la questione “Sei Nazioni”. Su entrambi le questioni il Presidente è incappato in una serie di flop, anzi no, veri e propri falsi, o, in mancanza di quelli,  non ha proprio risposto.

Due questioni facili facili, questioni di numeri e di date, roba difficile da contrabbandare diversamente da quella che è ma evidentemente il Presidente è al di sopra della storia e dei numeri, o almeno così pensa, ci sono però due giornalisti che sono andati fino in fondo ed eccovi allora le due questioni ricopiate pari pari dalla penna di Ivan Malfatto (Il Gazzettino)  e Massimo Calandri (Repubblica).

LA FRANCIA ED IL SEI NAZIONI Dal Sei Nazioni non arrivano risultati? Alfredo Gavazzi sfrutta il pranzetto per smentire la cosa affidandosi alla storia e dice:” Capitolo Sei Nazioni: la Francia è entrata nel torneo nel 1910, ha vinto la prima gara dopo 11 anni e la seconda dopo 20. Il primo torneo lo conquista dopo 44 anni. Noi abbiamo solo 15 anni di storia nel Sei Nazioni: per qualcuno sono tanti, per me no”. Ci pensa Ivan Malfatto su Il Gazzettino a ristabilire la storia e già il titolo è esplicito “Fir: il falso storico su Italia Francia. Il giornalista veneto dimostra punto per punto che tutto quello detto da Gavazzi è banalmente falso, snocciola dati, numeri, nomi e match, calendari della Federazione francese e persino (sigh) italiana : “....È falso dire che la Francia vince la prima gara del Cinque Nazioni dopo 11 anni. Lo fa dopo un anno, alla quinta partita….” e poi ancora ”  è falso dire che la Francia vince la seconda gara  dopo 20 anni. Lo fa il 3 aprile 1920 al Lansdowne Road di Dublino, 15-7 all’Irlanda. Ma in mezzo ci sono 5 anni di stop per la Prima guerra mondiale….”(torneo sospeso) ….” È scorretto dire che la Francia vince il primo Cinque Nazioni dopo 44 anni. Il trionfo del 1954, a pari merito con Inghilterra e Galles, viene dopo 23 stagioni. Oltre ai 5 anni della Prima guerra, i francesi non partecipano fra il 1931 e il 1947 per l’accusa di professionismo (lo dice l’Annuario della Fir!) e la Seconda guerra.“. La conclusione del Malfatto è molto più che condivisibile:” Piegare la storia al proprio volere non è mai un esercizio utile. Prima o poi si ritorce contro.” Potete leggere l’intero articolo, cliccando qui e non vi basterà scuotere la testa.

DATI ECONOMICI: LE RISPOSTE NON DATE  Massimo Calandri da Repubblica ha pubblicato qualche settimana fa un articolo sui conti della FIR e sulla loro preoccupante parabola, la Federazione aveva risposto con una nota piccata e poco convincente. A quel pranzo il Calandri, pur invitato, non ha potuto partecipare ed allora ha lasciato sul suo spazio web “Terzo Tempo” una serie di domande delle quali non si è trovata traccia di risposta. Oggi si fa le cose semplici, ecco allora di seguito ricopiate le domande del Massimo che magari un domani averci  una risposta sarebbe interessante: “…cosa sono quei 4,45 milioni in titoli acquistati nel 2012, ridotti nel 2013 a poco meno di 2 milioni, e se i proventi straordinari appostati a conto economico nel 2012 e 2013 (poco più di 2 milioni di euro) sono correlati; perché l’ammontare dei credito passa dai 3,5 milioni di euro del 2010 agli oltre 10 milioni del 2013; che diavolo è successo alle disponibilità liquide: tra il 2011 e il 2012 si sono ridotte di circa il 42% e di oltre il 70% tra il 2012 e il 2013 (da 13 milioni di euro del 2010 a poco più di 2 milioni nel 2013); perché dal 2011 al 2013 l’accantonamento del fondo Rischi e Oneri sia sceso in un paio d’anni dell’86%; perché il debito verso l’Inps sia triplicato, quello Irpef quasi quadruplicato…”

“Il vero può seguire da false premesse, ma mai il falso da premesse vere.” (Arthur Schopenhau)

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