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SERIE A ELITE

SETTANTOTTO A ZERO: ECCELLENTE SCANDALO. DI CHI E’ LA COLPA?

 

ECC GIORNATA 12

Meriterebbero in tanti una bella confezione omaggio di compiacimento e grandi sorrisi oggi. Grande il San Donà che vince la sfida più aperta e si conquista, complice la indisciplina avversaria, il quarto posto in classifica, ottimo il Petrarca che annichilisce le velleità di Presutti & Co rimettendo il mirino sulla stessa posizione che ora è sul Piave. Rovigo fa il suo mestiere, con un po’ di ansia ma lo fa, Mogliano mette la freccia e sorpassa i laziali. Gli avversari sconfitti hanno messo tutta la benzina di giornata, per questa volta non è andata: forza rugby.

Poi c’è il settantotto a zero, tondo e scandaloso e adesso non si può più tacere, se ne è già parlato qualche giorno fa ed ora si va avanti e sapete perchè? Perchè lo ha detto il Presidente del CONI. 

Sgombriamo il campo da certe amare possibilità, se ce ne fosse il bisogno:  il settantotto a zero è stato giocato al massimo in campo da tutti coloro che ci sono scesi, i vincitori hanno fatto il loro dovere onorando fino in fondo, a costo di un risultato così pesante, i loro avversari, anche questi ultimi ci sono stati eccome, più di così non potevano, più di così non sono stati messi nelle condizioni di fare.

Adesso veniamo a chi ha permesso tutto questo accada.

Prima di tutto guardiamo in casa dei Cavalieri, il team di Prato partito fin dalla prima giornata in evidente, dichiarato, conclamato, debito di “ossigeno”.  I Cavalieri Prato: una squadra che nelle prime tre giornate di campionato avevano subito centoquarantanove (149) punti di passivo realizzandone solo ventidue (22) ed alla sesta giornata erano arrivati a duecentosettantuno (271) punti subiti ed erano fermi a ventisette (27) sui punti fatti. Una retrocessione scritta fin dal primo giorno, maturata non sul campo di gioco e sulle spalle di quei bravi ragazzi che sull’erba ci sono andati il più delle volte per il solo amore del rugby, ma una retrocessione maturata negli uffici, per mano della dirigenza della Società e  per mano di quanti, pur sapendo le condizioni di iscrizione dei Cavalieri, non hanno fatto nulla perchè questo non accadesse, si sono trincerati dietro la burocrazia e, chissà, forse anche dietro qualche scampolo d’altro.

Lo ha detto il Presidente del CONI Giovanni Malagò a proposito dell’affare Parma Calcio per il campionato di pallatonda, lui vuole i responsabili, da queste parti si è completamente d’accordo con lui e si pensa la cosa valga anche per noi dell’ovale. Dice Malagò:”Se nessuno lo fa sarà responsabilità delle istituzioni individuare di chi è la colpa. Perché non è accettabile che nessuno abbia detto: è colpa mia. Dico no a questo scarico di responsabilità“.

Dopo i Cavalieri c’è L’Aquila, altra società entrata in Eccellenza senza averne i mezzi. Gli abruzzesi hanno cinque punti in classifica, hanno vinto solo con i Cavalieri ma sta ad altri cercare di capire se e quanto questa storia sia diversa da quella dei toscani.

Guardando la classifica di Eccellenza dalla Lazio in su si potrebbe dire che tutti ancora lottino per il quarto posto. Per arrivare a questo risultato quelle otto Società hanno investito, hanno speso denari privatissimi; tanti denari spesi per un campionato falsato fin dall’inizio, un campionato senza retrocessioni, un campionato che si è scoperto cammin facendo non avrebbe riservato nessun premio finale per le prime quattro classificate, nessun accesso europeo, nessun contributo economico, nessuna vetrina dove fregiarsi di tanto impegno.Un campionato dove la “differenza punti” dipende dall’assetto con cui si presentano i team di cui sopra al campo. Adesso si vuole sapere se gli organizzatori di questo campionato notano qualche differenza fra queste otto società e le altre due ed in particolare si vuole  sapere se gli organizzatori sapevano della situazione che poi si è presentata fin dalla prima giornata e  perchè hanno permesso che questa si perpetuasse senza intervenire fino ad oggi.

Malagò in quella dichiarazione, peraltro di pochi giorni fa, ha infatti poi aggiunto: “Ci sono regole di ingaggio iniziale che sono sbagliate, ingiuste e inattuali. Qualsiasi persona di buonsenso capirebbe che qualcosa non va e queste regole vanno cambiate. Mi stupisce che come al solito ci dobbiamo imbattere in un problema così e non ci si è pensato prima”

Adesso si vuole sapere se, con specifico riferimento alla situazione dei Cavalieri,gli organizzatori del campionato si sono accertati vi siano garantite tutte le condizioni di tutela della salute dei giocatori, se gli atleti ed i membri dello staff sono in questo momento sotto contratto e se i termini del loro contratto siano rispettati, se sono stati rispettati i termini di coloro che se ne sono andati in questo lungo periodo. Si vuole sapere se ed in che modo si ritiene siano rispettate le pari condizioni di accesso al campionato da parte di tutti i dieci team che ne fanno parte, se ed in che modo si è ritenuto che tali condizioni garantissero un campionato equilibrato ed intangibile nella sua progressione.

Gli organizzatori del campionato sono convinti che la loro responsabilità finisca alla lettura dei tabellini? Pare che il Presidente Malagò non sia d’accordo con loro.

Avremo tempo per chiederci a chi giova tutta questa sciatteria nel trattare l’Eccellenza, per oggi ci teniamo il settantotto a zero, non è il primo risultato insulso che leggiamo quest’anno, tutti converranno che non è un risultato da massimo campionato di un paese del Sei Nazioni, ma oggi quel settantotto e quello zero sta cercando il suo vero responsabile. Magari tutti insieme lo troviamo.

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