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PRO14

TREVISO: BICCHIERE MEZZO VUOTO O MEZZO PIENO? QUANDO SI PERDE……

GPRO12 13

Primo tempo scandaloso, inguardabile, secondo invece ampiamente sufficiente con sprazzi di gran gioco che ricordano tempi andati di gran spolvero: ma allora il bicchiere è mezzo vuoto o mezzo pieno? Si parla di Treviso ed il risultato finale non lascia scampo, Treviso perde e c’è ben poco da recriminare, quindi il “vuoto” ha prevalso.


Alla fine a Treviso rimane il punto di bonus ed una marea di sogni, il sogno di saper giocare come negli ultimi bellissimi venti minuti che solo quelli sono rimasti impressi ai suoi tifosi, il sogno di cominciare a vincere qualcosa che non sia l’ultima in classifica, il sogno di fare buon rugby come quei venti minuti o poco più. Tolti quei venti rimane la realtà degli altri circa sessanta: assenza di placcaggio generalizzata con una particolare propensione da parte dei trequarti nazionali, evanescenza della seconda e soprattutto della terza linea, sconfitta sui punti di impatto, sconfitta sui calci di spostamento, troppi falli, combattimento a sprazzi. Un ventiquattro a zero subito nei primi venti minuti questa è stata la Benetton, persa fra le maglie nemmeno così invincibili degli irlandesi, basti dire che quando Ulster rimane in quattordici contro i quindici di Treviso il parziale è 3 -0 per gli irlandesi. Nel secondo tempo la Benetton raccoglie un tredici a zero a proprio vantaggio ed in quei venti minuti si vede persino il gioco d’attacco, bello, frizzante, fatto di larghi passaggi e di punti di incontro fissati con forte aggressività, si vede Treviso rubare tre rimesse di fila agli avversari, resistere senza eccessivi problemi in mischia e giocare a tutto campo, bello, speriamo che sia “futuro”.

Il risultato consegna i punti agli irlandesi ed a Casellato un paio di motivi per gioire: che sia la volta buona che parte qualcosa? Restano a tutti i dubbi per un Giazzon notevolmente al di sotto della media, un Barbini assolutamente involuto, Budd che perde la sfida con gli avversari, Christie che non convince completamente, Campagnaro generalmente pasticcione. Poi c’è un Edoardo Gori veloce e reattivo, Hayward che piazza bene e si muove bene fra le linee, il solito buon Zanni, l’aggressività positiva di Minto, piace Esposito.  Ulster porta a casa il risultato grazie ad un ottimo Rory Best, una buona prestazione del dinamico pilone Callum Black, ha inoltre ottimo sostegno dal potente Roger Wilson e dal solito ordinatissimo Ruan Pienaar. Se sono rose, cara Benetton, fioriranno: speriamo la primavera sia quella imminente.

Per gli altri c’è la solita raccolta punti di Ospreys e quella meno scontata di Glasgow, Zebre che non reggono oltre i quaranta minuti con Munster ed Edinburgh che piazza altra vittoria fuori casa ed in quel della profonda Irlanda che gli vale la nomination del top of the day. Ottimo il rugby scozzese.

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