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QUESTIONE DA PRO

UN AIUTANTE PER CAVINATO. IL SOLITO DILEMMA DEL RUOLO DELLE ZEBRE.

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Andrea Cavinato Head Coach delle Zebre (foto di Digital Ink srl autore Giorgio Achilli – RovigoOggi)

L’ultimo match fra Benetton e Zebre è stato vissuto in maniera tormentata dal Coach Andrea Cavinato che nella conferenza stampa a chiusura del  match appariva vistosamente in difficoltà ma che è stato chiaro almeno quando ha risposto alla domanda più insidiosa con un secco:” Non sono dimissionario, non mi dimetto e non ho nessuna intenzione di farlo…..”. 

E’ così che il 5 gennaio le Zebre hanno annunciato un nuovo aiutante per Andrea Cavinato, si chiama Roland De Marigny e copre dallo stesso giorno il ruolo di vice-allenatore come Coach degli skills, .

Sudafricano, il Roland ha una lunga carriera italiana ma la cosa che conta è il suo attuale ruolo di responsabile tecnico della Accademia Ivan Francescato, un uomo di Federazione insomma, uno apprezzato dalla FIR, quale migliore aiuto per il claudicante Cavinato?

La scelta di De Marigny è stata salutata dal Team Manager Andrea De Rossi con una potenziale mezza panzana quando ha detto:” L’inserimento di Roland è stato preso in considerazione da diverso tempo e si è deciso di concretizzarlo con l’inizio del nuovo anno”. Solo mezza panzana però perchè De Marigny pare essere davvero solo una anticipazione di quello che sarebbe avvenuto fra sei mesi quando alla guida delle Zebre dovrebbe arrivare Gianluca Guidi, attuale coach di Calvisano.

Guidi e De Marigny hanno infatti già lavorato insieme in staff proprio in Accademia, a Tirrenia, e la ricomposizione del binomio pare la cosa più naturale.

Cavinato mezzo commissariato? C’è da giurare urlerà ai quattro venti il suo sdegno per smentire questa cosa ma i risultati sono li a parlare, a troppi inoltre le scelte del Coach delle Zebre in questi mesi sono apparse quanto meno discutibili e pare almeno strano che in Federazione non abbiamo pensato perciò di correre ai ripari.

Tutto questo vale sempre ammesso che siano tutte di Cavinato le scelte viste in campo ma il punto forse è proprio qui e mai si potrà davvero sapere quanto questa sia vero o falso. Un esempio? Bhe, è chiaro, lo ha detto lui personalmente, che molte delle scelte strategiche della Nazionale, a partire dalla scelta di giocatori, mica le ha fatte Brunel, il Presidente Gavazzi le ha infatti direttamente attribuite a se stesso.

Il rugby giocato dalle Zebre, a parte qualche episodio, è davvero bruttino e, visto che l’argomento è caro a Cavinato che proprio dopo la partita di Treviso ha ribadito il fatto che le franchigie servono solo per la Nazionale, credo sia il caso dire al Coach delle Zebre che si stimano in pochi o pochissimi coloro che sognano una Nazionale che si muova in campo come la sua squadra.

Arriva De Marigny allora, buona fortuna a lui ed a tutte le Zebre perchè un team italiano che vince e si fa onore in Europa in questo momento vale molto, molto, molto di più di una vittoria della Nazionale con Samoa. Per quello che si è sentito e rileggendo le sue dichiarazioni è evidente che Andrea Cavinato non è d’accordo con questa ultima affermazione ed è questa la cosa che preoccupa di più.

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