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AZZURRI

“VINCENTI”, QUELLI DEL RUGBY CON LE RUOTE

vincenti

Il rugby in carrozzina non è una storia di disabili è uno sport praticato da disabili, tetraplegici esattamente. Nel mondo c’è la IWRF , la federazione internazionale, anche gli atleti italiani ne fanno parte tramite la propria Italia Wheelchair Rugby affiliata a FISPES, la federazione degli sport paraolimpici.

Nello sport ci si sta dentro in due  modi o si è vincenti o tutto il resto, bhè, questi sono vincenti“, lo dice Giorgio, presenta un libro fatto di foto e di storie, un libro che, dice lui, “è tutta una idea di Elena, il merito è tutto suo“. Giorgio ha scritto “solo” la storia di un gruppo di persone che fanno uno sport correndo su due ruote, fanno sport e questo lui dice che gli basta, fanno rugby e questo lo inorgoglisce, visibilmente. Le storie che lui racconta sono, una per una, quelle degli atleti del Wheelchair Rugby, delle Nazionale italiana di Wheelchair, storie di sport, storie di questa seconda chanche che ad un gruppo di persone è toccato giocarsi, lo hanno fatto passando anche  per il rugby, quello con le ruote.

E’ uscito un libro, un libro di foto e di storie vincenti, si chiama “Vincenti”, grazie a Piazza Editore. E‘ il frutto del lavoro dietro la macchina fotografica della eclettica Elena Barbini accompagnata dai testi così semplici eppure così densi di Giorgio Sbrocco. La prima, Elena, scatta foto da una vita ma niente raffiche, solo scatti “singoli”, attimi di sport che sono vita vera, istanti che raccontano il tutto che c’è dentro, l’altro, il Giorgio, non si ferma più, scrive di cose difficili ma ce le fa sembrare facili, a volte normali, raccoglie particolari dalla strada delle esistenze che incontra e li butta giù che sembra che quella volta c’eri anche tu e ti sei divertito tanto, anzi no, ci hai anche pianto un po’, anzi no, forse non c’eri, sarebbe stato bello però.

Ci sono poi le foto, vincenti, attimi di sport che sono fatica, gioia, tecnica, istanti rubati ad una vittoria, ad un allenamento, ad un brindisi, a quello che sta in panchina ed a quello che si è infortunato, al combattimento ed al fischio dell’unico che sta in piedi: l’arbitro.

Sono scatti di gente che vince tutti i giorni, ma davvero, vince fuori e soprattutto dentro il campo perchè questi della Italia Wheelchair Rugby hanno vinto anche contro gli irlandesi, mica facile, chiedetelo a Parisse.

Quando Elena racconta, alla prima presentazione pubblica di questo libro, davanti ad una folta platea di gente ovale con e senza ruote, lei si commuove, ma non si commuove per le ruote o tutto il resto, lei parla solo di sport, le “ruote” non le vede più. Elena forse vorrebbe fosse così anche per noi, perchè  il rugby in carrozzina non è una storia di disabili ma uno sport praticato da disabili, e allora dice “io vi parlo oggi di un libro di sport“. Vorrei dirti, Elena, che non è facile per me pensarla così, io che sono qui, in fondo alla sala, vi ascolto, in piedi, non è tutto così facile sai, come faccio a capire che è solo sport, che non stiamo invece parlando di quello schianto in moto, di quella malattia che ha leso quel corpo, di quella fatalità che ha cambiato così tanto ad una persona, quella sconfitta nella esistenza, quelle ruote… .

Poi apro il libro, guardo le foto e c’è tutto un mondo che gioca, combatte, ci sono atleti e sport, caspita Elena, ho sbagliato tutto, hai ragione tu, stupido io che pensavo ad una parte di quella storia, l’unica che riesco a vedere, perchè sono qui, io,  in piedi, da qui non si vede tutto come sembra, si è più ciechi qui in piedi. Poi apro il tuo libro e vedo che  parla della seconda parte della vita, dopo lo schianto o la malattia, dopo la fatalità, qui  non si parla di sconfitta ma si parla di conquista, di vita vera, di traguardi raggiunti, qui c’è la gioia di esserci e poi li guardi negli occhi mentre cercano la meta e capisci che …..dove lo trovi un campionario così: questi si che sono “vincenti”.

Questo libro è importante, perchè parla di vittorie e non è facile per chi sta nello sport poter mettere giù una cosa così. Poi è importante perchè il ricavato del libro va interamente a sostenere la diffusione e la crescita del Wheelchair Rugby in Italia, aiuta a far vincere, che la prossima volta magari ci si riesce anche contro la Russia, che è arrivato un nuovo amico con le ruote ed è davvero bravo, che poi c’è  l’Irlanda che medita la rivincita. Forza Azzurri.

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IL NERO IL RUGBY E “VINCENTI” – “Il Nero il Rugby” adotta questo libro come propria iniziativa per lo sport e per il rugby, potete acquistarlo scrivendo all’Editore  e più avanti anche direttamente dal web, su questo verrete informati anche da qui. “Il Nero il Rugby” vi chiede di regalarlo agli amici come regalo di Natale, di proporlo come cadeau ai clienti nelle Aziende dove lavorate. Soprattutto potete organizzare delle presentazioni del libro con gli autori presso le Club House della vostra squadra, potete parlarne a degli amici del mondo della disabilità o del sociale perchè ne facciano parte della propria proposta. Per fare tutto questo potete rivolgervi ai link che vedete sopra ma è a disposizione anche la mail del “Nero”, scrivete pure a stefanofran@gmail.com e portiamo avanti tutti insieme “Vincenti” perchè così riusciremo ad esserlo un po’ anche noi.

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