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QUESTIONE D'ELITE

E’ PRIMAVERA : CHIEDIAMO UN AIUTO ALLA FIR (TOCCA A VIADANA)

primavera botticelli

Sandro Botticelli – Primavera – (1482) – Galleria degli Uffizi Firenze

Si dice che “una rondine non fa primavera ma, lo si può garantire, il “chiediamo un aiuto alla FIR” si, quello fa primavera eccome. E’ molto più di un segnale, è molto più di una  banale metereopatia, è al di la ed al di sopra delle previsioni del tempo di Bernacca o dei più precisi aereonautici attuali che ci sforna la tv, il “chiediamo aiuto alla FIR” è il sintomo che la primavera è davvero arrivata.

Quest’anno l’appello di stagione arriva da Viadana che, intruppata nella uscita di Silvano Melegari dal rugby giallonero,  non trova purtroppo la quadra economica per acquisirne i diritti e tutt’altro di valore che il Melegari abbia costruito nel tempo nella sua città. La Associazione Viadana 1970 capitanata dal volenteroso Assessore Gianni Fava non ha davanti a se la possibilità di raccogliere il denaro sufficiente per portarsi a casa il Rugby Viadana e, ammette Fava alla Gazzetta di Mantova, non sa da dove potrà ripartire il prossimo anno, forse dalla C2.

Memore dei precedenti l’Assessore Fava si prende il compito di annunciare la stagione e rivela che il suo gruppo “ha in animo un’ulteriore iniziativa, quella cioè di consultare la Fir per valutare, in caso di cessazione dell’attività di Melegari, la possibilità di prenderne il posto, magari proprio in Eccellenza, per ragioni di continuità territoriale“.  Avanti con l’aiutino perchè, sottolinea sempre il giornale mantovano, il Fava ha “buoni rapporti” con Gavazzi e allora…. l’aiutino suvvia: è Primavera!

L’anno scorso fu Prato e via così per quasi ogni anno recente  trascorso, quando arriva la primavera i club si accorgono che i bilanci sono fatti di soldini veri, che i giocatori o gli allenatori o i fisioterapisti, che intanto spesso hanno già smesso di pagare, costano, che costa persino procurarsi i biglietti di ingresso per la partita.

Insomma fare un Campionato nazionale di rugby costa ed il buon senso suggerirebbe che tutti vi partecipassero al massimo delle proprie reali possibilità cercando di onorarlo nello stesso modo dall’inizio alla fine: costruire un team all’altezza del proprio Campionato in proporzione alle proprie risorse è un dovere non un diritto. La cosa invece certa è che il Viadana che oggi va in campo non è lo stesso di quello di qualche settimana fa, chi incontra oggi Viadana non è nella stessa situazione di chi lo ha incontrato un mese o due fa, tanto per dirne una sono quattro gli stranieri che hanno lasciato il Viadana in tempi recentissimi, il fortissimo Fenner,  e poi Yakopo, Van Jarsveldt, e Home. Questo è motivo di raccapricciante disequilibrio dell’intero campionato. Se questi sono i meriti della gestione uscente pensate un po’ come si può combinare quella nuova.

Detto questo guardare avanti è difficile così come è difficile ammettere per Fava che il rugby a Viadana è solo Melegari, qui scatta allora l’italico vizio dell’aiutino, la speranza, tutta primaverile, che la FIR si inventi qualcosa e tutto prosegua come se nulla fosse accaduto.

Non ci sono dubbi, è solo primavera e certe questioni si risolvono sempre in piena estate, Viadana ha quindi ancora un cammino lungo davanti a se e tante cose possono accadere, a tutti pare difficile pensare ad una Eccellenza senza lo Zaffanella ma ci si augura che tutto vada nella direzione più giusta, nella direzione più sportiva possibile, tanto per non macchiare una Società ed un territorio che, in questi anni, ha rappresentato il nostro rugby al massimo livello.

Rubo la chiosa ad altri perchè  non si dica che solo da queste parti c’è una certa preoccupazione per i destini incerti del massimo campionato italiano, pare infatti che Viadana potrebbe non essere la sola a sentire la primavera ed anche Rugby1823 si chiede allora :”quanti club resteranno in Eccellenza?.

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