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PRO14

DOPO TRE MESI : TREVISO

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Oltre cinquantamila spettatori in quel d’Irlanda per decidere chi era più campione dopo la vittoria irlandese al Sei Nazioni, in campo Leinster e Munster, sfida epica. Una sfida epica non può che terminare con un eroe epico perchè l’unica meta dell’incontro, intorno al sessantesimo, è del “solito” Brian O’Driscoll, urrah! Il resto è tutto lavoro per i piedi dei due Ian: Ian Madigan (lato Leinster) e Ian Keatley (Munster). Leinster sovrasta Munster in classifica, sono comunque tre su quattro le irlandesi in testa al Pro12, il rugby gallese trema, Connacht prende il posto della Benetton sia in classifica, rispetto alla scorsa stagione, sia nel cuore dei tifosi che la vedono ora come  il team rompiscatole, quello che dà inaspettatamente moltissimo filo da torcere.

Se volete capire cosa sono i brutti sogni fate un ragionamento su quello che hanno combinato quelli di Cardff che hanno ribaltato la situazione di Ulster e reso il campionato appena più interessante. E’ il piede di Gareth Davies che tiene in piedi i Blues contro il ritorno, nel secondo tempo, di Ulster. La cosa per i  gallesi funziona e mantengono il distacco dalle italiane.

Orquera la sfida al piede la vince e mette dentro il suo 6/6 contro un avversario, Tovey, che si ferma al 4/6, è il Luciano infatti che tiene le Zebre a galla, promette con i suoi calci un risultato finale che si scioglierà solo a 3 minuti dalla fine con la meta dei Dragons; Cavinato non cerca scusanti per il secondo pareggio di stagione” Non siamo stati molto concentrati in determinate situazioni; dopo aver segnato spesso ci siamo messi in difficoltà dentro i nostri 22 ostinandoci a giocare invece di ricalciare lungo e dare pressione su di loro”. Difetti di gioventù.

Vince Treviso, urrah anche qui, dopo tre mesi, realizza il risultato verso l’unico stimolo di stagione, arrivare davanti alle Zebre; la Benetton è una squadra che avrebbe dovuto stare in ben altre posizioni di classifica e che si è guadagnata, nel disastro generalizzato degli ultimi mesi:  le dimissioni  del carismatico Direttore Generale, la fuga di molti talenti verso altri lidi o l’uscita di scena di molti altri, la altrui conquista a suon di milioni del proprio “capitale sociale” da parte non dei casalinghi Dogi ma della FIR da Calvisano.  La Benetton Treviso è l’ombra di se stessa nei fatti ma la vittoria contro gli edinburghesi è comunque una bella conquista. Serve a tante cose, serve anche a Ghiraldini e De Marchi, gli autori delle mete, due che la firma per andare all’estero l’hanno già messa, serve al pubblico di Treviso che si merita qualche soddisfazione in più e serve a tutti noi per dimostrare che c’è chi sta peggio, serve a far capire a tutto il mondo celtico che da queste parti non si sta scherzando. E’ poco ma è tutto quello che c’è.

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