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SERIE A ELITE

MOGLIANO PERDE, ROVIGO NO

ECC GIORNATA 16

E’ lo stesso Presutti che ricorda, nel briefing post partita, che il Reggio in teoria aveva fin li racimolato venticinque punti in meno delle Fiamme Oro ed invece, in questa sedicesima giornata del nostro massimo Campionato, sono proprio gli emiliani che danno l’idea di portare a casa il match; la questione è poi risolta, a solo sei minuti dalla fine, dai poliziotti  con una meta di Sutto. Dopo la vittoria con la Capitolina di una ventina di giorni fa e quella ben più fresca contro il San Donà il Reggio si porta a casa da Roma il punto di bonus. La Lazio inizia bene con il Calvisano (10 – 0)  e qualcuno prova a credere nel colpaccio, poi il palazzo crolla, alla Lazio i bresciani concedono ben 24 punti ma ne fanno venti in più.

La situazione Fiamme Oro interessa al Petrarca che supera con immane fatica, un po’ di disordine  ma con indiscutibile merito, il durissimo San Donà e si rimette in corsa per i play off. La prossima settimana a Padova ci sono proprio le Fiamme e Moretti sa che il suo Petrarca le distrazioni se le è già concesse in passato, da ora in poi è vietato sbagliare. E’ soprattutto una questione di testa, sia in passato che recentemente i ragazzi del Petrarca hanno dimostrato di avere i numeri, il difficile era portarli a casa trasformati in punti: avrà da fare gli straordinari anche il mental trainer petrarchino Cristina Carraro.

In tanti campi si vedono due facce di una stessa medaglia, una medaglia chiamata “preparazione atletica”, quando si arriva a questo punto della stagione le differenze si cominciano a vedere, è normale, qualcuno comincia a pagare qualcuno a raccogliere, altri a ricostruire. In tutti i casi non si da mai abbastanza spazio, anche nelle nostre dissertazioni ovali, alla figura del preparatore atletico ed alla sua filosofia di ingaggio nel team. Bisognerà ci si pensi tutti di più, se la Eccellenza deve crescere è questo uno dei punti di partenza.

Stadio troppo piccolo a Mogliano per contenere la passione di tanto pubblico, tantissimo rossoblù, corso a vedere un match che rimane una incognita fino a dieci minuti dalla fine quando Bortolussi compie una prodezza delle sue fatta di intuizione, capacità al piede e velocità e mette a segno la meta che spezza in due l’incontro. Mogliano avrà tempo ed occasioni per recuperare ma non ci crede, non allarga la palla sulla linea quando serve, fa un passaggio in meno del necessario insomma manca proprio nella sua specialità, il gioco alla mano; è Rovigo allora che festeggia un match difficile ed una vittoria sicuramente meritata.

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Rovigo non ha risolto i suoi problemi, Calvisano è ancora lì sulle sue spalle, si vede tutto. La vittoria c’è ma la sofferenza è tanta ed è legittima la convinzione che sia stata Mogliano a gettare via il risultato.  La partita regala all’inizio due squadre non irresistibili che crescono con il passare dei minuti, all’inizio è tutto troppo facile per tutti ( 2 mete a 1 per Rovigo). Si vede subito comunque un clique che rimarrà tale per tutto il match: Rovigo più preciso e vincente nelle fasi statiche, ottima la mischia, e Mogliano dominatore del punto d’incontro.

Svettano il gioco al piede di Basson (Rovigo) ed il gioco possente e concreto di Barbini (Mogliano); quando Mogliano prende il pallino di tutto il gioco e sfuria per venti minuti Rovigo barcolla e cede ampi spazi, ma i trevigiani fanno meno del possibile; trovano la meta in corsa del pilone Ravalle ma i rilanci in avanti di Cornwell, le folate di Onori, i preziosismi di Fadalti  e di Barbini non chiudono il risultato perchè Mogliano gioca troppo con i primi otto uomini, come vuole Rovigo.  

Rovigo vince perchè, quando ha avuto la possibilità, ha messo dentro punti, non ha avuto cedimenti fisici, Mogliano   invece gli ultimi dieci minuti è palesemente spento. I rossoblù hanno lasciato ai loro leader la soluzione dei problemi che il team , è evidente, ha in questo momento; si sono lasciati portare da Basson, dalle giocate di un favoloso Mountariuol e dal solito inimitabile Luke Mahoney. La segnalazione però va a Ragusi, entra circa al ventesimo e gioca molto bene, chiude e recupera, fa decisamente la differenza. Inguardabile Rodriguez, un po’ incerto Pavanello.

Rovigo secondo in classifica, Calvisano in cima grazie al punto di bonus, la cosa si fa interessante. La sfida continua.

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