Leoni….
Me lo vedo, dire ai giocatori “ questo mese vi taglio lo stipendio del 15%“, bhe, è accaduto, lo racconta la Tribuna di Treviso, lo ha fatto Munari a tutti giocatori, tutto lo staff, ma c’erano proprio tutti in sala quando lo ha annunciato, unici assenti il Presidente Zatta ed il Consiglio, già d’accordo con lui.
Taglio dello stipendio per lo scarso rendimento, per la manifesta incapacità di svolgere quel ruolo tecnico per cui il contratto è stato sottoscritto, taglio per indignazione del popolo biancoverde o anche solo del Direttore Generale o del Presidente, taglio dello stipendio per indignazione degli avversari che credevano di sudare di più per vincere, taglio dello stipendio per avere rovinato inutilmente l’erba di Monigo giocandoci sopra il Pro12 e via così.
Sportivamente tutto vero, sicuramente a qualche tifoso biancoverde queste poche righe sulle motivazioni del taglio hanno fatto piacere, hanno dato un sollievo, gli è venuto in mente la rabbia che ha provato quando è andato alla partita o il tristissimo sgomento di quando ha saputo del risultato di Treviso a Connacht. Furia da tifoso ma anche furia semplicemente sportiva perchè questi “leoni” hanno giocato davvero male.
Fuori dal bollore, proviamo a guardare anche noi quei ragazzi in quella sala, “i leoni” appunto. E’ corretto tagliare? Funziona? Munari ha fatto la cosa giusta?
In tutti i casi si sappia, per chi non avesse messo gli occhi sulla stampa, che la cosa è poi rientrata, capitan Pavanello ha raccolto la furia dello spogliatoio, lo sconcerto e la rivolta dei suoi compagni di squadra ed ha negoziato con Munari il ritiro del provvedimento; cosa avvenuta il giorno dopo.
Qui viene il bello. Rivolta dello spogliatoio? Giocatori che contestano il provvedimento? Il giornale di Treviso parla di “no unanime” della squadra al provvedimento del DG. Perchè no? Per il nulla che hanno dato in campo cosa danno in cambio?
Hanno ragione i giocatori? In fondo sono andati in campo, come da contratto, hanno giocato, ma, posto che “anche un orologio fermo segna l’ora giusta due volte al giorno” (H.Hesse), è giusto sottoporli ad una sanzione di questo tipo? E’ una umiliazione esagerata? Un provvedimento eccessivo? In fondo sono dei ragazzi ed i loro stipendi non sono quelli dei faraoni del calcio.
Molti hanno contestato pesantemente il gesto di Munari, altri hanno detto che è giusto così, che i giocatori devono imparare che chi sbaglia paga. Sicuri che c’è una risposta? Sicuri si possa dare un giudizio, avere un posizione o forse la cosa giusta la sanno solo i diretti interessati, uno ad uno ed ognuno per se?
Lasciate da parte i vostri istinti da sindacalisti della prima ora o da iper-liberali e provate a rispondere serenamente e senza alcun dubbio ai quesiti di cui sopra, ma provate a farlo pensando anche di essere a Monigo a vedere il nulla in campo che corre dentro a magliette biancoverdi; dentro quelle magliette però ci sono però dei ragazzi che ce la mettono tutta, ma ce la mettono tutta? Si! No!
Buona fortuna.
