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SERIE A ELITE

CALVISANO CON LA MISCHIA, PETRARCA CON LA TESTA. POI C’E’ LA LEGA.

ECC GIORNATA 15

Non tutte le ciambelle riescono con il buco e questa volta a Frati -De Rossi non è riuscito dare lo schiaffo definitivo al Campionato e, in tutta sincerità, un po’ ci si gode che la disputa rimane allora viva. Del resto il match clou fra i rossoblù e la solida Calvisano è andato a chi lo ha meritato, ha detto infatti De Rossi:”  “Calvisano è stato molto più aggressivo e molto più disciplinato, a contare i calci che ci sono stati fischiati contro. Nel secondo tempo siamo arrivati nella loro metà campo solo al 30′ “, poi si mette a fare anche lui il Brunel ed aggiunge:” L’aspetto importante è che abbiamo difeso bene”.  Il Calvisano da parte sua si dimostra squadra solida, vince la sfida in mischia e piazza la partita grazie al piede di Haimona (6/6);, un Guidi entusiasta sicuramente per il bel pubblico, come sempre a Rovigo, forse anche per il sole ed anche un po’ per la vittoria parla “di grande giornata per il rugby italiano”. Dichiarazione aulica, evidentemente  in linea con le disposizioni FIR.

I Diavoli di Reggio si tolgono una soddisfazione, salgono in cattedra e vincono le resistenze del San Donà realizzando ben tre mete, nemmeno una trasformata, questo non va bene (Farolini 0/3),  ma è un campanello per il campionato della bassa classifica da non sottovalutare. Brutto stop per Wright & Co.

L’impresa di giornata è del Petrarca, sale a Viadana recita la parte di quello che ha più fiato, più fame, più idee e vince una partita chiave per la classifica propria e di tanti altri. La cronaca dirà di gara solida con il Petrarca che lascia, per una volta, agli altri i cartellini gialli, uno per tempo a Viadana, e ci mette sul finale oltre alla grinta di squadra, con dieci minuti di grande potenza, il piede rassicurante di Marcato (3/3). Racconta Philips “Purtroppo non siamo stati abbastanza efficaci nel momento di mettere sotto pressione la loro difesa e provare a chiudere il match”; sarà un’ impresa per il gallese riuscire a portare in porto questa nave Viadana, scossa da onde altissime, che saluta a fine stagione il definitivo e totale addio dei veri patron del loro rugby, i Melegari. Il Viadana è un team che deve al cuore molto più di quanto il cuore in questo momento sia in grado di dare. Dopo la sconfitta con il Calvisano, per la verità rocambolesca, i ragazzi del Petrarca avevano in testa un problema, una cosa tipo ” a noi non ne va dritta una, ci manca sempre pochissimo e poi non va“;  se quel meccanismo, inceppato proprio li, in testa, si fosse, con questa vittoria, davvero liberato, allora il campionato sarebbe completamente riaperto. Il Prato è quarto a 4 punti e c’è il match proprio con i Cavalieri da recuperare, il gruppo padovano può adesso ambire ai play-off.  Si tratta di meritarseli sul serio, fino in fondo, perchè,  in questo momento in cui in Eccellenza ci si gioca davvero tanto, bisogna, direbbe il coach mantovano Andrea Moretti,  “Star da la banda dal furmantón“.

Una giornata di Eccellenza molto particolare, con stravolgimenti ed aventi fuori pronostico, ecco la conferma, ce ne fosse ancora bisogno, che questo Campionato è davvero duro e mai scontato, dove i valori stanno sempre sul filo. In una parola: appassionante.

Campionato appassionante per noi che lo seguiamo e che, a questa Eccellenza , gli vogliamo anche bene, ma da altre parti non è così; da quelle parti non si gioca a rugby ma ” a bussolotti” e questa immagine, tipicamente veneta, rende bene l’idea. Il nuovo passaggio in Celtic del Benetton è più che mai sulle spalle della Eccellenza, passa per le capitali del rugby italiano il via libera a Treviso. Le garanzie che la FIR chiede a Treviso e che Treviso chiede alla FIR, incluso i soldini sonanti,  circoscrivono il rugby che conta a Nazionale e Pro12. Nessuna possibilità per chi sta sotto, porte chiuse ai club. Tornando alla frase di Zambelli, specchio di questa Eccellenza davvero abbandonata, pare allora corretto sia ritornato ad animare il dibattito sommerso fra gli “eccellenti” un proposito importante. Certo la crisi economica non aiuta la cosa, la delusione e le ristrettezze dei club di Eccellenza fanno il resto ma, di fronte al vuoto, è giusto si ricominci a parlare anche di Lega d’Eccellenza. 

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