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QUESTIONE D'ELITE

L’ECCELLENZA PARTENDO DAL BASSO

LESO

Piermaria Leso, pilone. (foto di Corrado Villarà)

Facciamo un punto “eccellente”, però partiamo dal basso. L’ultima in classifica adesso si chiama Capitolina, arrivata nella massima serie con gli unici propositi di andare in campo a giocare la partita  fra i fasti giornalistici che esaltavano la ambizione del team romano di essere una sorta di “dilettanti allo sbaraglio” e con tanto di quota tesseramento pagata da ogni giocatore, eccola sconfitta e scavalcata dalla Cenerentola Rugby Reggio ed accasata in ultima posizione. Nomi in evidenza ce ne sono anche in queste due pretendenti alla retrocessione, l’ottimo Filippo Buscema lato romano è una pedina da seguire e, a Reggio, Alessandro Torlai (estremo classe 94), Filippo Scalvi (terza linea classe 94) sono ottimi giovanotti che stanno dicendo la loro in modo autorevole, fra i veloci Alessandro Castagnoli, classe ’88, convocato per la Seven.

Risulta improbabile Reggio possa raggiungere la Lazio ma in tutti i casi la corsa è aperta, il match fra le due sarà nel primo fine settimana di maggio, penultima giornata di Campionato. La Lazio dal canto suo forse sperava ben altro da questa stagione, un buon gruppo che si è trovato a dipendere dal piede miracoloso e dalle invenzioni di Troy Nathan, la stagione per i romani non è ancora finita, per respingere la insidia Reggio dovranno cominciare a racimolare qualche punticino dai prossimi match ovvero entrambi i derby romani, prima la Capitolina e poi le Fiamme Oro.

L’ora della verità suona per il Rugby San Donà, Wright e Del Sie mettono sempre in campo una formazione aggressiva e competitiva, di indubbia qualità; hanno una mischia potente, interessante Luca Zanusso, il  pilone Filippo Filippetto ed il tallonatore Kudin, ottimi Giorgio Bacchin (cl ’90) ed il terza linea Gianmarco Vian (cl ’93), Matteo Zamparo (cl ’90) convince,  quindi tutto bene  ma la super-vittoria non arriva. Obiettivo della stagione per quelli del Piave deve essere “fare il colpaccio”, ovvero devono vincere un match con quelle del piano di sopra, una di quelle cose che dopo ti fai cadere lo spogliatoio addosso. Le capacità ci sono, altrimenti è stagione ko.

Delle Fiamme Oro si è già detto molto, incluso nomi e cognomi, hanno già vinto il Trofeo Eccellenza ma non può bastare, la settimana prossima vanno a Prato e si starà a vedere ma la loro stagione se la giocano fra l’ultima settimana di marzo, contro il Petrarca a Padova, e la prima di aprile, contro Viadana. Finito questi due giri si peseranno le Fiamme, è questo il loro vero obiettivo stagionale.

Andrea Moretti ha sicuramente qualcosa da recriminare, una serie di eventi davvero storti hanno ormai segnato la stagione ma è vero che il suo Petrarca ha perso da solo molte delle sue occasioni, con tutte le grandi ha perso, fino ad ora; ha dato la peggior prova di se a Rovigo dove, dietro il 39 – 0 rimediato dai rossoblù, c’è stato un zero-gioco di quelli che se ne vedono pochi in giro. Nel complesso la stagione dei padovani è ben sotto le aspettative, il giocattolo sembra rotto ma, si sa, le capacità di recupero di un gruppo così giovane sono sempre insondabili, magari li scappa il colpaccio. I padovani ci hanno fatto vedere un nuovo ottimo sudafricano,  si chiama Chris Malan Jordaan, segnatevelo, fra i grossi fa sempre la differenza Piemaria Leso, poi le terze linee Federico Conforti (cl ’92) e J. Sarto (Cl ’90), bene  il centro Andrea Bettin  (cl ’93) ma fate davvero attenzione a Francesco Favaro (centro cl ’92).

Campionato Eccellenza che, anche visto dal basso, si presenta ricco di nomi importanti ma soprattutto di giovani promesse, la rincorsa adesso è partita, i conti si fanno alla fine.

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