Connect with us

SERIE A ELITE

LA VOGLIONO UN PO’ MENO ECCELLENTE ED UN PO’ PIU’ FEDERALES?

ECC GIORNATA 12

Il problema vero di questa giornata per l’Eccellenza non è un match giocato o non giocato e tanto meno una disgressione pepata di qualche allenatore ma solamente il fatto che alcuni, nei piani alti federali, stanno cominciando a pensare a questo campionato.

La dodicesima giornata di per se non regala sorprese. Rovigo vince bene e comodamente con le Fiamme Oro ma non dilaga, perchè all’andata era stato 47 a 9 per i rossoblù. Ecco allora che prende corpo non solo l’impresa delle Fiamme nella finale del Trofeo Eccellenza ma soprattutto la crescita di questa squadra che si avvia alla fase finale del Campionato con una marcia in più. Rovigo si stra-conferma invece la numero uno, da tutti i punti di vista.

C’è Viadana che lascia a zero Reggio e Mogliano che sotterra la Capitolina, a questo proposito risulta utile aggiornare il numero triste di questi romani che dopo dodici giornate di Eccellenza hanno realizzato complessivamente 84 punti, sette a partita, mentre ne hanno subiti 420, quasi quaranta a partita. A cosa serviva una squadra così in Eccellenza ? Ad aggiungere ulteriori costi per una trasferta lunga in più alle altre squadre?

Rimane da segnalare  il crollo di San Donà davanti ad un Calvisano attrezzato del solito Mr Fa & Disfa Paul Griffen e la giornata è presto commentata: niente di nuovo sotto il quasi-sole che ha toccato i campi in questa giornata dopo i diluvi delle settimane scorse.

Dicevamo dei ragionamenti intorno alla Eccellenza, cosa almeno inconsueta da parte dei vertici FIR,  ma purtroppo, bisogna dirlo, non c’è nulla di “veramente ” nuovo. Il bubbone Celtic è, come sappiamo tutti, scoppiato anche in Italia, la Benetton ha annunciato di chiudere l’esperienza celtica e, da quel momento, si sono trovate in giro diverse opzioni e proposte, tutte poco ufficiali e molto raccontate di soppiatto nei corridoi, che, in qualche modo, intervengono anche sul/nel Campionato di Eccellenza. Nessuna vera novità però emerge perchè tutti i ragionamenti che si sentono in giro non guardano alla Eccellenza come una opportunità di rivitalizzare e da apprezzare ma come uno scendiletto di altre opzioni.

In pratica le varie indiscrezioni sull’atteggiamento della FIR dimostrano che sull’argomento non c’è nessun cambio di strategia, tanto meno di passo, centrale nel rugby italiano rimarrebbe la FIR stessa come organizzatore di campionati, gestore degli stessi, club lei stessa partecipante ai campionati nazionali e proprietaria dei club che partecipano al  Pro12.  Unico obiettivo sarebbe la crescita della Nazionale e dei giovanotti utili a tale scopo, strumento di questi “progetti” rimangono solo i club celtici che andrebbero entrambi sotto stretto controllo federale. A contorno una montagna di Accademie tutte rigidamente federali. Sarebbe l’ulteriore escalation di centralizzazione in FIR ed in pochissime mani di tutto il rugby italiano con i Club emarginati e prosciugati dalle Accademie ed il massimo campionato nazionale trattato o come un’area di test o, su altre opzioni, come una sala giochi del grande scacchiere federale. Base di ogni ragionamento sarebbero i soldi della Federazione con la rarefazione di ogni iniziativa “privata” . Un centralismo che rispecchia pienamente quanto emerso ad oggi della personalità del Presidente Gavazzi che, più che Presidente, pare aspiri alla Monarchia assoluta come modello di governo federale. Nemmeno Dondi sarebbe arrivato a tanto e se, come potrebbe accadere, i club veneti si adeguano, sono problemi grossi per tutti.

Buona fortuna a noi.

More in SERIE A ELITE