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AZZURRI

GIOCARE PER VINCERE. SEMPRE

cerchio azzurro

Ma come possono pretendere che ci sediamo in tribuna o davanti alla tv pensando “oggi si perde, stiamo tranquilli“, come possono pensare che gente che segue il rugby, lo sport di “combattimento” per eccellenza possa concepire una cosa così.

In verità i segnali che la dirigenza FIR, lo staff tecnico, tutta la stampa ed il web, Brunel stesso, ci mandano da giorni su questo Sei Nazioni 2014 sono almeno mesti, dicono che non possiamo/dobbiamo aspettarci un gran che, dobbiamo vedere di prenderne meno possibile  e via così.

E’ vero, tutti abbiamo visto le condizioni tecniche in cui versava la Nazionale a Giugno ed a Novembre e nessuno si illude; credo però siano davvero pochi coloro che riescono a  sedersi in tribuna o davanti alla tv senza coltivare, nascostamente, occultata fra una scrollatina di capo e l’altra, l’aspettativa o forse il sogno che il pronostico valga niente, che ci sia il colpaccio,  che si possa gioire davvero, che si vinca. Questo è il rugby, uno sport dove  il pareggio è l’unico vero disastro, uno sport che non ammette resa e punta diritto solo alla vittoria.

Altrimenti domani, stessimo ad ascoltare certuni, alle 15.30 invece di Galles vs Italia potremmo andare tutti a fare la spesa, a salutare i nonni, a pulire il garage, alla riunione della parrocchia o della sezione, e, mi raccomando, tornare per le ore 18.00 che c’è Francia vs Inghilterra che i certuni di cui sopra ci hanno detto che solo li c’è la sfida vera. Allora, la prendiamo così?

Decida allora ognuno di voi come vuole entrare domani nel suo Sei Nazioni 2014, può scegliere di vivere con lo sguardo alle ore 18.00 e una mano sul carrello del supermercato, con ottanta minuti passati a osannare Halfpenny o uno dei tanti Jones in rosso oppure stare con il fiato sospeso sperando che rimanga sospeso più a lungo possibile, sperando che duri tutto il primo tempo e poi il secondo e poi ancora che i minuti sono ottanta e l’anno scorso gli inglesi li abbiamo tenuti in pena fino all’ultimo.

Quanti minuti dureremo così sospesi in ogni nostro match del Sei Nazioni? Questo è forse quanto va chiesto alla nostra Nazionale ma solo un secondo dopo averle chiesto di vincere, di provare a fargliela la brutta sorpresa a Priestland o a Dusautorir, a O’Connel , Grey o a Tuilagi.

Quando è stata pubblicata la formazione del Galles per il prossimo e primo match di questo torneo-2014 qualcuno mi ha detto “ma hai visto la formazione dei gallesi? ma cosa vuoi fare?”, giocare per vincere perchè? c’è un modo diverso di vedere il rugby? Allora scusatemi, questa non la sapevo.

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