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AFFARI ESTERI

LA DEFAILLANCE DI MUNARI E LE COPPE EUROPEE

pesce rosso

Quando un grande del rugby ha un dubbio, un mancamento della memoria, una defaillance, è giusto aiutarlo. E’ Vittorio Munari che ha avuto questo attimo di smarrimento, durante una delle puntate del suo Tinello su Onrugby nella quale si parlava del futuro delle coppe europee e delle future partecipazioni in Heineken Cup ha detto : “Un inciso, adesso non ricordo, mi sfugge, mi hanno raccontato che non so chi è stato intervistato e questo ha detto “bene se non ci sono le squadre inglesi, si apre una opportunità di partecipazione in più per squadre italiane”..:” .

Al Vittorio hanno raccontato bene, la cosa è apparsa ormai diversi giorni fa su “Il Gazzettino” e fa parte di una intervista realizzata da Ivan Malfatto. Effettivamente nella intervista si legge quanto detto dal Munari ma non è solo lui che è rimasto stupito anzi, come dice lui, “rimasto come un pesce rosso, con la bocca aperta“, parecchi che seguono davvero il rugby hanno pensato ad un refuso di stampa, di ampie proporzioni, oppure una grande bufala.

In verità su quella intervista c’era anche di più, c’era anche l’idea di aprire l’Alto Livello europeo e quindi sostituire i club inglesi con club rumeni, portoghesi, spagnoli  che, lasciando stare che l’unica spagnola presente in Challenge si è appena ritirata per mancanza di soldi, questi rappresentano evidentemente il gotha del professionismo ovale del vecchio continente! Wow!

Torniamo al “più squadre italiane nel massimo torneo europeo”; evidentemente non ci bastano la batoste che prendiamo in Amlin Cup. Quest’ultima coppa è frequentata dalle italiane solo perchè prendono, per farlo, un sostanzioso contributo federale, dopo un decennio di partecipazioni gli scarti con le altre squadre francesi inglesi e celtiche rimangono abissali e tutti dicono che forse è meglio ripensare la partecipazione anche in Amlin ma, pensa un po’, il lungimirante intervistato punta addirittura ad allargarsi in Heineken Cup !

Si sa, questo anche Munari ammette di saperlo, che non c’è nemmeno il parco giocatori per pensare di entrare con una squadra in più in quella competizione, dove nemmeno Benetton e Zebre se la passano bene; per fare Heineken Cup  non ci sono le risorse economiche, non ci sono nemmeno team organizzati per fare una cosa così, team che abbiano una struttura adeguata. Almeno che non si voglia partecipare con il sistema della “viva il parroco“, tanto per riempire il buco sulla casellina del girone, vabbhè allora se fosse così, posta l’esistenza di risorse economiche, possiamo anche iscriverci alla Vodacom Cup o al campionato neozelandese.

Dispiace che Munari non sappia chi abbia fatto queste dichiarazioni, chi è il personaggio che ha reso a Malfatto questi pensieri  effettivamente “stupefacenti” ed allora preme segnalarlo, fugare il dubbio, dare coscienza di una realtà incontrovertibile, si tratta del rappresentante FIR nel Board delle Coppe Europee Andrea Rinaldo. Geniale!

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