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LE PILLOLE DEL DIAVOLETTO: POLEMICHE, CAP ROSA E ARBITRI VENDUTI

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POLEMICA A MEZZO STAMPA –  La questione delle dichiarazioni di Lo Cicero sulla Nazionale e Capitan Parisse sono note, il Capitano aveva risposto prima con un tweet (molto trendy la cosa) ed una frase di Chaplin e poi ancora con una intervista al Corriere dello Sport. Allora Lo Cicero ha scritto una ulteriore precisazione sul suo sito personale ovviamente rimbalzata sulle news del web. Speriamo ora abbiano finito di chiarirsi a mezzo stampa cosa che appartiene alla peggiore tradizione calciofila, adesso a loro due possiamo dare solo un buon consiglio: avete giocato insieme un bel po’ di anni ed ora una telefonata ve la potete anche fare. 

CAP AL FEMMINILE – In occasione di questa serie Test Match la FIR ha consegnato il Cap a tutte le donne che hanno indossato la maglia azzurra. La cosa ha destato un profondo e  positivo riconoscimento e grande risalto. Leggendo alcuni articoli sulla stampa su questo Cap al femminile sembrava essere davanti ad  un fatto di portata davvero straordinaria. La cosa invece era dovuta e tanto normale che viene spontaneo spiegare a chi lo ha ritenuto un “fatto straordinario” che il tutto era talmente giusto e scontato che forse non doveva nemmeno essere una notizia e, se lo è stata, vuol dire che in precedenza ci sono stati diversi errori di “valutazione”. Molti. Ecco, forse era il caso di scrivere anche quelli, così, tanto per regolarsi in futuro.

ARBITRO VENDUTO! Sul Corriere del Veneto è apparso un articolo intitolato “Il Collina del rugby” di Elvis Lucchese, un pezzo un po’ celebrativo ma molto interessante sul nostro arbitro internazionale Mitrea. L’articolo racconta tra l’altro un particolare della carriera di Mitrea che non era noto, scrive Lucchese: “Il talento di Mitrea non è passato inosservato all’estero: la Union irlandese ha provato a scippare l’arbitro all’Italia mettendo sul piatto anche il proprio peso politico….” e racconta Mitrea: “Mi chiedevano di trasferirmi per una o due stagioni, provando da lì la scalata al livello più alto della classe arbitrale. Ma ho rifiutato senza pensarci un attimo….”. Personalmente rabbrividisco alla logica di una Union che cerca di portare via un arbitro ad un’altra per fargli far carriera come fosse proprio, è una filosofia distorta dello stesso principio dell’arbitraggio, il gesto irlandese era addirittura meglio in giro non si fosse nemmeno saputo. C’è poco da rallegrarsi di fronte a simili cose o al massimo potranno gioire i tifosi della Benetton che, dopo il match “difficile” con il Leinster dello scorso fine settimana, potranno ora dire con ragione che davvero gli irlandesi gli arbitri a volte…. li comprano!

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