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SERIE A ELITE

PETRARCA SUPERLATIVO, ROVIGO AL PRIMO STOP. L’ECCELLENZA CHE NON TI ASPETTI.

E innegabile che una sua traccia l’immaginario di chi segue l’Eccellenza se la era già fatta, raccontava di un Rovigo imbattibile che cavalca gloria sui campi d’Italia: tutta colpa della ampia campagna  acquisti  dei rodigini e della grande visibilità che il club rossoblù si era guadagnato nella stagione estiva. Non è però solo il pareggio che Rovigo strappa all’ultimo secondo al Calvisano a raccontare l’Eccellenza che non ti aspetti, c’è anche la vittoria tutta al piede delle Fiamme Oro, la testa della classifica ai Cavalieri, la vittoria perentoria e davvero bella del giovane Petrarca “home made” contro il quotatissimo Viadana. Eccolo il campionato che non ti aspetti, il gusto italico di sorprendere.

Per qualcuno però le cose si mettono obiettivamente male ed è il Rugby Reggio che ha già perso il suo incontro clou con la Capitolina, compagna di fondo classifica, alla seconda giornata, ora deve cercare altre vie per risalire una classifica che pare più dura del previsto, per tutti.

Muovono la classifica le Fiamme Oro in uno dei tantissimi derby romani di stagione, Lazio con il bonus ma sconfitta nella battaglia del piazzato, a niente serve la meta al 30′ del primo tempo del laziale Riccioli, la partita si decide con il 4/6 al piede di Boarato ed il 5/6 del solito ottimo Benetti lato cremisi contro il 4/6 del laziale Nathan. Troppi calci per una partita sola ed infatti Presutti chiosa i primi quattro punti delle sue Fiamme Oro così:” Oggi i miei ragazzi ci hanno veramente messo l’anima, soprattutto nel secondo tempo. Si sa, i derby di solito non sono delle partite spettacolari, e così è stato oggi. Ma va bene così, l’importante è essersi sbloccati”.

Petrarca – Viadana (Foto di Alex Littleman)

Andrea Moretti & Co regalano ai loro tifosi un capolavoro perchè è così che il Petrarca batte Viadana. I padovani si regalano uno show che da tempo non si vedeva al Centro Memo Geremia; mischia perfetta che sgretola gli avversari piano piano nella partita, utilizzo totale dello spazio con trequarti veloci e terze linee che fanno correre il pallone, gioco alla mano bello ed efficace, il tutto  contrasta con una rimessa laterale non altrettanto pulita ma la partita i petrarchini la portano a casa sui punti di incontro che dominano per tutto il match rubando molti palloni e scompaginando il gioco di un Viadana costretto a volte a retrocedere per trovare il bandolo della matassa. Andrea Marcato, ottimo in regia e vero artista della vittoria insieme a Jordaan, regala anche un 4/5 al piede, e poi ci sono le pensate di Jacopo Sarto e Targa, la sicurezza che infonde Middletton dietro la mischia. Nota di merito speciale però ad uno che si aspettava da tempo e c’è stato eccome: bravo Billot, veloce e dalle idee chiare. Viadana ha di che preoccuparsi, soprattutto per la scarsa reattività, imbarazzante la mediana gestita da Bronzini, lo sostituirà un lento Travagli, per nulla migliore Apperley, non bastano le individualità e la potenza di Horn e Van Jaarsveld, Padrò tenta il compitino ma è distante dalla dinamicità avversaria mentre Fenner ci vede bene ma, si sa, il rugby è un gioco di squadra. Ottimo Petrarca che suona la sveglia al campionato, fra i primi quattro ci vogliono essere anche loro e poi, chissà, il campionato è lungo.

Il Bergamasco rossoblù contro Calvisano

Questa volta San Mircobergamasco non fa il miracolo dell’ultimo calcio e la meta all’ultimo raggiunta da Basson su uno degli svarioni più brutti di Calvisano non basta ai rossoblù a chiudere il match come speravano. Griffen è in panchina ed è una notizia, entrerà solo nel secondo tempo lasciando ad un buon Violi dirigere la “banda” di Guidi. Partita non equilibrata ma fatta semmai  di sbandate continue, quasi tutte rossoblù. La mischia Calvisano sembra più agile ma le rimesse dei lombardi sono un piccolo disastro, Rovigo dal canto suo soffrirà per tutta la partita la fisicità dei gialloneri che metteranno in grande crisi il gioco veloce ed incrociato dei polesani. Il Calvisano plaude De Jager , Chiesa e Visentin mentre sul lato del Rovigo Ngawini resta un eterno incompreso, di alcune sue bellissime corse a zig zag i suoi compagni pare non sapere cosa farsene, non si è visto il genio tattico di Bortolussi ed il supporto di Van Nierkerk, bene Ruffolo e Basson, determinate l’apporto di Mountariol. Frati a fine partita dice”“Per come si era messa la partita sono soddisfatto del risultato, mi dispiace perchè siamo stati noi a metterla in quella situazione.” Eh già.

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