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PLANETRUGBY vs ONRUGBY: TRA DEMONIO E SANTITA’

“Tra demonio e santità” è il titolo di un album del 1980 dell’ottimo Alberto Fortis

Planet Rugby, uno dei portali mondiali di rugby più acclamati, ha una sua rubrichettaWho’s hot…and who’s not! che Onrugby.it, attor in contesa, dichiara essere “piccante” e “particolare”. Capita che sull’ultima puntata di cotanta rubrichetta quelli di Planet decidano di dedicare due righe e mezza alle Zebre. Già di per se questo è da considerarsi un successo per la franchigia italiana, indipendentemente dai contenuti, visto che quelli, ohibò, non possono che essere scontati. A quelli di Onrugby.it, pofferbacco, quelle due righe e mezza non sono andate giù.

Capita che il contenuto di Who’s hot…and who’s not! dicesse così delle Zebre dopo la sconfitta di Heineken patita in casa ad opera  di Connacht:”… un team camuffato da cibo per leoni pronto per un’altra campagna senza vittorie. Sta diventando sempre più difficile giustificare il loro posto nella top tier dell’Heineken Cup.

La frase non piace a nessuno ma i demonietti di Planet Rugby hanno in fondo scritto quello che pensa mezza Europa e forse, dandogliene solo mezza,  si rischia una valanga di magnanimità; è una frase cattivella, messa li per aiutare i gran capi del rugby europeo a far bene i conti per la riassegnazione dei posti nella futura coppa europea, non è cosa bella ma cosa si poteva pretendere?

Onrugby.it non ci sta ed ondeggia in odor di santità dicendo:” Un giudizio molto duro, ingeneroso rispetto agli sforzi che la compagine bianconera sta producendo…Certo i risultati latitano e gli anglosassoni… hanno gioco facile a fare i sarcastici”. Per Onrugby.it non è un “team camuffato da cibo per leoni” ma  è forse vero che è difficile giustificare la presenza nella massima coppa europea, insomma pare proprio che Planet Rugby abbia torto ma anche no. Quando si dice “santità”.

Dopo l’anno Gajan, un anno buttato davvero via, soldi buttati via, le Zebre sono, da questa estate, un progetto da rifare; ci sono due allenatori molto in gamba, gente che la sa davvero lunga ma che hanno bisogno di tempo per ripartire e , dopo solo un mese di campionato, già hanno fatto molto partendo, fa bene ripeterlo, dal nulla. E’ quel nulla forse quello a cui si riferisce Planet Rugby, è un nulla fatto di zero risultati e zero avanzamento tecnico, è un nulla che, non fosse per i soldi, non giustifica in nessun modo la presenza di questo team in Heineken Cup. E’ chiaro che nella mente di qualcuno quello è un posto rubato ad una squadra francese o inglese: come dargli torto? Non si può comprare un posto in Heineken Cup, non riuscire a dimostrare  di meritarlo e poi pretendere di non subire il solido sarcasmo ed il  fuoco del nemico.

A vedere le Zebre però, dice Onrugby.it, ci vanno qualche centinaio di spettatori in più a partita quest’anno rispetto allo scorso e questo sarebbe un gran successo. Non molto tecnico come traguardo raggiunto e, considerato i budget in campo in termini di marketing, direi che si stanno facendo nozze con i fichi secchi. Il rugby infatti vive di gesti tecnici che se venisse assegnato il Sei Nazioni in base alla passione ed alla pazienza dei tifosi l’Italia ne avrebbe vinto già cinque o sei.

La considerazione di Planet Rugby è dura ma basata su dettagli di ordine tecnico e su risultati, cattiva ma ad oggi inattaccabile.

Di una cosa Planet Rugby forse non si è accorta: allo stadio a vedere le Zebre, checché ne dica Onrugby.it,  ci vanno sempre solo quattro gatti ma ce ne sono due fra quelli che ci vanno ultimamente che potrebbero tirare il graffio giusto; Andrea & Umberto potrebbero stupire davvero ed allora li voglio vedere quei demonietti di Planet se non si mangeranno la coda.

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