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SERIE A ELITE

CAPITOLINA OK IL RESTO E’ ANCORA ROSSOBLU’

Pole position meritata in cronaca e fra i commenti di questa seconda giornata per i blu-amaranto romani: la Capitolina vince infatti il match che conta perchè quello con il Reggio era visto da molti come una anticipazione da spareggio salvezza. La Capitolina vince soffrendo, sono due mete per parte quelle che consumano la partita ma, dalla parte dei romani, c’è il piede di Bocchino che sfrutta alla grande l’opportunità dal piazzato e centra anche un drop. La differenza la fa il fuoriclasse ma è significativo che questa neo promossa abbia centrato l’obiettivo più pesante di queste prime giornate lasciando trasparire un carattere molto forte di questi ragazzi che certamente cresceranno nel corso della stagione e diventeranno un “problema” per tutti.

I leit motiv della giornata eccellente paiono essere due: la mischia e il “ritornano i soliti“.

Per quanto riguarda la mischia pare che gli unici certi di come debba funzionare con le nuove regole siano quelli di Rovigo i quali, proprio nel momento in cui stanno impostando una squadra di movimento più vicina alle corde di Frati e De Rossi,  vincono decisamente  sulla mischia di Viadana e di Gilding. Si era già vista la mischia di Presutti, altro uomo “da mischia”, crollare sotto i colpi rossoblù ed ora si aspetta di vedere quali interpretazione daranno, contro i rodigini, gli uomini di prima linea del Calvisano che tra due settimane li affronteranno. Le nuove regole vanno evidentemente verso un depotenziamento del fattore di successo basato sulla mischia pesante e solida e questo, in una Eccellenza da sempre molto legata a questo fondamentale, non è secondario per la modifica del gioco nell’intera penisola.

Sulla questione “mischia” un amico intruppato come me nella Eccellenza mi ha fatto giustamente osservare “tanto tempo a far la cosa difficile di tirar su piloni veri e poi si scopre che si vince senza spingere perchè legarsi è tutto!“. Magari ha esagerato ma un fondo di verità c’è.

“Ritornano i soliti” e non è una cosa brutta, tutt’altro. A Mogliano, che sta difendendo bene per ora lo scudetto appuntato sul petto, applaudono il “solito” Cornwell (6/6 al piede) e Costa Repetto, solido asse portante della prima linea; la partita cambia aspetto nel secondo tempo a San Donà quando entra Rorato che impone il ritmo e lancia Pilla e Flynn,  a Padova  i petrarchini, di fronte alla coriacea Lazio, cambiano registro facendo entrare i “soliti”: Chillon, Billot, Leso, Novak.

Poche sorprese ma non tarderanno, l’Eccellenza è più frizzante di quel che si pensa.

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