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FIR E DINTORNI

FIR : LA GUERRA E’ GRATIS

Se non lo conoscessimo diremmo che non lo fa apposta, parleremmo di un distrattone, di un gatto senza coda, di uno stornello senza rima, ma non è così ed il Presidente FIR Gavazzi si è imparato a conoscerlo.

Capita che il giorno 11 settembre il Comitato Regionale Veneto della FIR scriva nero su bianco “Alla luce dell’assegnazione alla Federazione Italiana Rugby della JUNIOR WORLD CHAMPIONSHIP 2015 da parte dell’IRB, il Comitato Regionale Veneto, sentiti i presidenti delle Società rappresentate, ha deciso di avanzare ufficialmente al Consiglio Federale la propria candidatura all’organizzazione dell’evento….la candidatura è stata posta all’attenzione del Presidente, dei membri del Consiglio Federale e del Segretario Federale con comunicazione ufficiale datata 9 settembre 2013″.

Il Veneto, si sa, non ha appoggiato l’elezione di Gavazzi a Presidente della Federazione anche se, dopo un anno di dispetti FIR al Veneto, oramai se ne sarebbe accorto anche un cieco stolto di lingua swahili.

L’evidenziare questo mancato sostegno usandolo per governare pare sia diventato una delle principali attività del Presidente Federale: contrapporre e contrastare gli associati, inimicare il veneto al romano, far competere il milanese con il trevigiano, portare il laziale contro il siculo e l’emiliano contro l’emiliano, dar di stoccata dove è richiesta mediazione e di bombarda dove è richiesto fioretto. Insomma al Presidente pare non gli vada giù l’armonia e, dove non c’è contrapposizione, la incita, la cerca, la crea, gratuitamente.

Oggi a margine della presentazione del Campionato di Eccellenza, in un momento in cui il Campionato in questione non era il JWC 2015 ma tutt’altra più imminente  scadenza,  il Presidente Federale ha trovato il tempo per far la sua, l’aveva già pronta e preparata a parte, l’ha servita ed ha fatto molto di più che dire di no al Comitato Regionale Veneto per la sua richiesta di essere ospitante il JWC 2015, ha confezionato un capolavoro al C4, ha  detto “solo” che gli piacerebbe la finale di quel campionato fosse a Milano.

“Divide et impera” dicevano i Romani ma quelli avevano il più bell’impero la storia ci abbia regalato mica l’Accademia a Remedello.

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